Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto Infrastrutture, un provvedimento articolato che affronta numerose tematiche, dalle tariffe aeree alla gestione delle opere pubbliche. Il decreto rappresenta un passaggio chiave per la pianificazione di interventi strategici nel settore infrastrutturale e logistico italiano. In particolare il ministro Matteo Salvini ha dichiarato che i lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina inizieranno per l’estate 2025. “Ci saranno gli operai al lavoro, 120mila unità lavorative con aziende da tutta Italia coinvolte nelle forniture per la realizzazione dell’opera”, ha annunciato.
Secondo il leader della Lega l’eliminazione del comma che trasformava la società Stretto di Messina in una vera e propria stazione appaltante non rallenterà l’inizio dei lavori. Tra i temi discussi durante il Consiglio dei ministri, a latere del decreto infrastrutture anche la questione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) e la legge della Provincia autonoma di Trento sul terzo mandato. Proprio su quest’ultimo punto si è registrata una mancanza di unità di intenti nella maggioranza di governo, con la decisione di impugnare la legge trentina alla Corte costituzionale e il voto contrario dei ministri della Lega.
I punti principali del decreto Infrastrutture
- introduzione di un tetto alle tariffe aeree per Sicilia e Sardegna;
- aumento del limite per i contratti di realizzazione delle opere fino al 50%;
- riunione operativa sul piano antimafia legato alle grandi opere;
- misure collegate al codice degli appalti e al PNRR;
- concessioni autostradali e date della stagione balneare;
- esclusione della riforma della società Stretto di Messina come stazione appaltante;
- fondi per i Gran Premi di Monza e Imola
Tetto alle tariffe aeree per Sicilia e Sardegna
Una delle novità principali introdotte dal decreto riguarda le tariffe dei voli aerei per Sicilia e Sardegna. Per le rotte soggette agli oneri di servizio pubblico, sarà possibile imporre un tetto massimo ai prezzi dei biglietti per specifiche categorie di passeggeri, in particolare durante i periodi in cui le tariffe subiscono forti aumenti, come l’estate o le festività.
Questa misura punta a garantire il diritto alla mobilità dei residenti e delle fasce più deboli della popolazione, riducendo il peso economico dei viaggi da e per le due isole maggiori.
Aumento per contratti di realizzazione dell’opera
Il decreto stabilisce la possibilità di adeguare i contratti di realizzazione delle opere pubbliche, con un limite massimo del 50%. L’obiettivo è allineare i costi dei progetti infrastrutturali ai valori aggiornati rispetto a quelli indicati nella Nadef del 2012, che fissava il costo delle opere a 8,5 miliardi, ora saliti a 13,5 miliardi.
L’intervento normativo fa riferimento agli standard europei ed è finalizzato ad accelerare l’iter di approvazione presso il Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. Le nuove regole si applicheranno anche nella fase iniziale delle opere, come gli espropri, monitorati dalle prefetture competenti.
Piano antimafia per le grandi opere
Tra le iniziative correlate al decreto è stata organizzata una riunione operativa al Ministero sul piano antimafia per la realizzazione delle grandi opere infrastrutturali. Questo incontro ha avuto l’obiettivo di rafforzare i meccanismi di prevenzione e controllo per evitare infiltrazioni criminali nei grandi cantieri pubblici.
Le linee guida emerse saranno integrate nelle fasi operative delle opere strategiche, a partire dai lavori per il ponte sullo stretto di Messina, uno dei progetti centrali dell’agenda infrastrutturale.
Misure su codice degli appalti, PNRR e stagione balneare
Il decreto contiene disposizioni eterogenee che riguardano diversi ambiti normativi:
- adeguamenti al codice degli appalti, per semplificare le procedure e favorire una maggiore efficienza nei tempi di aggiudicazione e realizzazione dei lavori.
- interventi collegati al PNRR, per assicurare l’attuazione nei tempi previsti delle opere finanziate con i fondi europei.
- definizione delle date per la stagione balneare, che rientra tra i poteri attribuiti ai ministeri competenti e alle amministrazioni locali.
- più rapidità per le opere protezione civile e verifiche antisismiche
Nessuna modifica per la società Stretto di Messina
Contrariamente a quanto ipotizzato nelle prime bozze del provvedimento, è stato eliminato il comma che trasformava la società Stretto di Messina in una vera e propria stazione appaltante. Questa modifica avrebbe permesso alla società di gestire autonomamente l’intero iter delle operazioni, dalla progettazione alla realizzazione.
L’esclusione di tale norma segnala una prudenza nella riorganizzazione dei soggetti attuatori, lasciando al Governo margini per futuri interventi più mirati
Novità interventi d’emergenza della Protezione Civile
Nel decreto Infrastrutture sono stati stabiliti premi e/o sanzioni per gli appalti relativi ad interventi di emergenza effettuati dalla Protezione Civile. Per ogni giorno di ritardo è prevista una multa dal 2,5 per mille al 10% dell’ammontare dei lavori. In caso di lavori conclusi in anticipo invece le stesse percentuali vengono tramutate in premi. Previsto anche un indice di affollamento per le verifiche sismiche di uffici pubblici.
Fondi per lo sport
Fondi per lo sport, nello specifico per l’automobilismo. Il vicepremier Salvini ha sottolineato l’importanza mondiale dei Gran Premi di Formula 1 di Monza e Imola e per questo sono stati stanziati 5,25 milioni di euro per il 2025 e 5 milioni per ogni anno dal 2026 al 2032 a favore della Federazione sportiva nazionale-ACI. Serviranno per la realizzazione dei due Gran Premi di Formula 1 come investimento strategico. Salvini ha ribadito la necessità di sostenere queste manifestazioni per l’indotto turistico e l’immagine del nostro Paese. Le due corse automobilistiche vengono ritenute volani economici e vetrine internazionali per la Lombardia e l’Emilia-Romagna.
Impugnazione della legge trentina sul terzo mandato
Nella stessa giornata in cui è stato approvato il Decreto Infrastrutture, il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge della Provincia autonoma di Trento che consente un terzo mandato consecutivo al presidente della Provincia. La decisione ha suscitato un acceso dibattito all’interno della maggioranza. La Lega ha espresso la propria contrarietà, con i ministri del partito che hanno manifestato dissenso durante la riunione.
Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha definito la decisione del Governo “un atto istituzionale molto pesante contro le prerogative dell’autonomia trentina, con una chiara valenza politica”. Secondo quanto riportato dall’ ANSA Fugatti ha ricordato che “le autonomie speciali hanno potere legislativo esclusivo su questa materia”. Fonti presenti al Consiglio dei ministri, riportate da diverse agenzie, hanno precisato che l’impugnazione ha natura “tecnica” e non è motivata da ragioni politiche.
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