Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!

 

AITI: “Serve una visione chiara per il futuro del Ticino”


AITI: “Serve una visione chiara per il futuro del Ticino”

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Alla 63ma Assemblea generale ordinaria, il Presidente uscente Oliviero Pesenti ha fatto il punto sul quadriennio 2021–2025 e rilanciato le sfide centrali per il rilancio economico del Cantone

Archivio TiPress / Alessandro Crinari

LUGANO – Durante la 63ma Assemblea generale ordinaria dell’Associazione Industrie Ticinesi (AITI), il Presidente uscente Oliviero Pesenti ha tracciato un bilancio del mandato 2021–2025, sottolineando il ruolo attivo dell’associazione nella promozione di un’economia solida e sostenibile. Pesenti, nella parte pubblica dell’Assemblea, non ha tenuto una propria relazione bensì è stato intervistato su alcuni temi di attualità e di interesse per l’industria e l’economia, toccando temi strategici per il futuro del Ticino: risanamento dei conti pubblici, riforma dello Stato, formazione, innovazione tecnologica a sostegno delle PMI, relazioni internazionali ed energia. Una chiamata all’azione, rivolta a istituzioni, imprese e cittadini, per costruire un patto condiviso di crescita e competitività. Pubblichiamo una sintesi degli argomenti affrontati dal presidente uscente.

Risanamento dei conti pubblici e riforma dello Stato

Se da un lato le entrate finanziarie e fiscali hanno sostanzialmente tenuto nonostante tutti gli accadimenti internazionali, a cominciare dalla pandemia e la persistente debolezza congiunturale dei mercati di riferimento; per contro il problema risiede nella crescita costante della spesa pubblica del Cantone, che oramai può essere definita fuori controllo. Ciò causa come sappiamo un aumento notevole del debito pubblico, che facilmente sarà scaricato sulle spalle delle prossime generazioni. Indebitarsi per fare fronte sempre più alla spesa corrente è un errore grave, sia perché causa oneri sempre maggiori in interessi passivi, sia perché sottrae risorse preziose agli investimenti. Proprio la selezione lungimirante degli investimenti indispensabili per garantire sviluppo economico e benessere nei prossimi anni, costituisce la priorità principale nel nostro Cantone. Non sfuggiremo inoltre dall’affrontare alcuni nodi e in particolare:

– un patto per la crescita economica e sociale del Cantone fra economia, Stato e cittadini;

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

– una definizione oggettiva dei compiti dello Stato;

– una riforma delle istituzioni che preveda se necessario anche un rimescolamento dei dipartimenti del Governo cantonale, la modernizzazione dell’amministrazione pubblica e la massiccia riduzione della burocrazia;

– il costante miglioramento delle condizioni quadro offerte dal territorio per fare impresa;

– una decisa e concertata azione di promozione del territorio attraverso una politica di marketing territoriale efficace.

La formazione di oggi e la formazione che verrà

La formazione costituisce uno degli impegni strategici dei prossimi anni. Come già evidenziato da AITI nel proprio piano strategico per lo sviluppo economico pubblicato nel 2022 e denominato “Ticino 2032”, il sistema scolastico ticinese va ripensato nel suo insieme, dalla scuola obbligatoria sia ai livelli accademici e alla formazione continua. La scuola ticinese deve e dovrà inevitabilmente tenere conto dei cambiamenti tecnologici in atto, altrimenti rischia di formare futuri cittadini e lavoratori non in grado di affrontare le future sfide del mondo aziendale e professionale. Oltre alle competenze professionali sarà necessario aiutare le lavoratrici e i lavoratori a disporre di competenze personali aggiornate, ad esempio per essere in grado di lavorare per progetti e in team interdisciplinari, assumere pienamente delle responsabilità, disporre di competenze linguistiche per interagire con il resto della Svizzera e con l’estero, ecc. Una preparazione di base sulle principali materie tecniche (informatica, meccanica, elettronica) dovrebbe fare parte della formazione impartita nella scuola obbligatoria ticinese.

Innovazione e tecnologie, soprattutto a supporto delle PMI

In Ticino il 97 per cento circa delle imprese sono PMI. Questa caratteristica del nostro tessuto economico è destinata a perdurare nel tempo. I processi di cambiamento a livello tecnologico in atto riguardano ogni genere d’impresa, ma l’innovazione costa sempre di più e diverse imprese fanno fatica a restare dietro a questa evoluzione. L’economia e lo Stato devono dunque rafforzare la collaborazione per sostenere le imprese negli sforzi di ammodernamento tecnologico, in termini di formazione e di incentivi mirati all’innovazione, d’intesa con le scuole universitarie e gli istituti tecnici. AITI sostiene la creazione del Parco dell’innovazione del cantone Ticino, di cui fra l’altro è azionista, ma ribadisce con forza che lo sviluppo economico del cantone Ticino nei prossimi anni non può essere confinato a questo pur importante progetto strategico. La maggior parte delle aziende ticinesi non passerà mai dal Parco dell’innovazione e pertanto occorre una strategia chiara per aiutare le PMI ticinesi a transitare nella svolta tecnologica dei prossimi anni.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Che relazioni dobbiamo avere con il mondo?

La Svizzera e il Ticino non possono prescindere da mercati aperti e da una relazione duratura e proficua con i paesi dell’Unione europea, dove guadagniamo un franco su due. Inoltre, in un contesto geopolitico frastagliato la relazione privilegiata con l’Europa, cioè un mercato di circa mezzo miliardo di persone, è prioritaria. È però saggia la strada intrapresa dalla Svizzera negli ultimi dieci anni di allargare la nostra presenza commerciale anche ad altri mercati. La Svizzera ha sottoscritto numerosi accordi di libero scambio anche con paesi importanti come la Cina, altri paesi asiatici e sudamericani e in prospettiva vi è pure l’avvio di trattative per un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti. Dobbiamo continuare su questa strada perché così facendo teniamo un equilibrio fra i diversi mercati d’esportazione, non dipendendo da uno di questi in particolare.

Energia per il presente e per il domani

Per l’industria l’energia è uno dei fattori di produzione più importanti. Senza energia non possiamo produrre. Le nostre aziende hanno bisogno di energia costantemente e a prezzi competitivi. In questo senso abbiamo espresso critiche al progetto di Piano energetico e climatico cantonale (PECC), perché non offre alcuna prospettiva credibile per risolvere il problema principale, cioè la mancanza di energia nel periodo invernale. Più in generale, AITI sostiene l’indispensabilità del mix di fonti energetiche, dove l’energia nucleare di nuova generazione deve avere un ruolo strategico. Siamo d’accordo che la Svizzera prosegua sulla strada dello sviluppo delle energie rinnovabili, ma questa energia non è sufficiente per soddisfare tutte le esigenze dell’economia e della popolazione. La Svizzera inoltre deve poter salvaguardare una certa indipendenza energetica e non dipendere eccessivamente dalle forniture dall’estero. L’industria ha bisogno di energia e la Svizzera ha bisogno dell’industria, perché un’economia senza produzione e fatta solo di servizi, che si spostano facilmente, non ha futuro.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

Source link

Aste immobiliari

l’occasione giusta per il tuo investimento.