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“Comuni sentinella istituzioni e palestra per i giovani aministratori” – www.anci.it


PALERMO – “Siamo orgogliosamente la sentinella delle istituzioni. All’interno di ogni nostro territorio. Iniziare la vita di amministratore locale da giovane è una straordinaria palestra”, Così nei saluti istituzionali iniziali Roberto Lagalla, sindaco di Palermo subito dopo l’inno nazionale, eseguito dall’Orchestra Fiati “Nuova Armonia” di Lercara Friddi, che ha dato il via alla XIV Assemblea di Anci Giovani a Palermo, il consueto appuntamento annuale che riunisce amministratori provenienti da tutti i Comuni e occasione di dibattito e riflessione sulle tematiche connesse sulle principali questioni che riguardano i giovani eletti e i territori.
“Innovazione, conoscenza, competenza, speranza, sono tutti i valori e tutti i sentimenti che si condividono anche nella quotidiana esperienza di tutti e di ciascuno di voi -ha proseguito Lagalla – E che appartengono alla agenda, quella, vera, di un buon amministratore. E’ necessario un cambiamento radicale perché i tempi mutano troppo velocemente. In maniera molto più forte di quanto non avvenisse tradizionalmente nel passato anche nelle amministrazioni. È lo stesso tempo che intercorre tra la necessaria pianificazione e la realizzazione spesso vanifica o comunque riduce l’impatto atteso rispetto al cambiamento. È l’esperienza che un amministratore locale vive giorno per giorno e che in qualche modo anche produce qualche elemento non banale di frustrazione e certamente di difficoltà. Occorre fare di più. Occorre fare meglio. Ma spesso siamo tratti della condizione di dover fare di più e meglio con meno. E non tanto, forse, con meno risorse economiche. Ma certamente con meno risorse umane, con meno risorse intellettuali, con meno possibilità di velocizzare. Il turnover, il ricambio generazionale, il cambiamento. Gli enti locali costituiscono la frontiera fra le Istituzioni e la comunità stessa, quella comunità che nelle istituzioni locali, proprio per la loro prossimità, si riconosce, prima che in ogni altra e diversa istituzione e dalla quale pretende tutte quelle risposte. Che sono pertinenti. Alla amministrazione comunale, ma anche pertinenti o dipendenti, spesso da scelte che avvengono ad altri e diversi livelli della decisione, sia esso il livello di governo regionale, sia esso il livello di governo nazionale. Certamente si impone un processo importante di semplificazione, di facilitazione nei processi di agibilità economica finanziaria. Direi revisione dei criteri fondamentali di finanza locale, ma soprattutto si conferma una difficoltà. Lo dicevo questa mattina in occasione della riunione dei Comuni siciliani presso l’ANCI. Si impone una evidenza su tutte. Che quello che l’esperienza di amministratore locale e probabilmente al tempo stesso tra le più difficili. È tra le più, proprio per questo spesso frustranti, di tutte quelle che si possono vivere all’interno della pubblica amministrazione, frustranti per le difficoltà che oggettivamente rileviamo e predire rilievi che spesso i nostri cittadini ci fanno”.
“Emozionante la forza ed energia propulsiva che è qua dentro, tra voi giovani. Ci onora ospitare questa assemblea proprio qui in Sicilia a Palermo”. Questo, invece, il saluto iniziale di Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni, e Presidente Anci Sicilia. “Il Covid – ha spiegato in seguito -ha creato una linea di demarcazione tra passato e futuro per gestire il tempo che viviamo in un quadro economico e sociale che è completamente cambiato, anche demograficamente. Oggi nascono sempre meno bambini, 350 mila l’anno, e gli over 65 anni di gran lunga gli over 35 anni. Non possiamo permetterci il lusso ormai di far partire i nostri giovani delegando queste politiche ad altri. Gli enti locali, che esercitano e sviluppano i servizi fondamentali erogati ai cittadini, che sostengono le imprese nel fare gli investimenti sul territorio, come nella gestione delle risorse derivanti dal Pnrr e dalle politiche di coesione, hanno bisogno di energia nuova da immettere nelle risorse umane, di giovani dipendenti pubblici che rendano possibile la gestire del tutto. Dobbiamo potenziare e rendere attrattivo l’ingresso dei giovani con una nuova mentalità che vada oltre freni e lacci, colmando i divari. Cambiare si può attraverso la spinta che voi stessi, giovani amministratori, ci potete dare come lo state facendo attraverso un contributo concreto anche attraverso il lavoro svolto con la delega che Anci Sicilia ha creato sulle politiche giovanili e che apre una nuova stagione”.
Luciano Marino, sindaco di Lercara Friddi e coordinatore Anci Giovani Sicilia, invece, dopo aver ringraziato la platea folta dei giovani amministratori locali ha illustrato le strategie messe in campo con Anci Sicilia per le politiche giovanili “Ci troviamo sono solo come Anci giovani in un momento di cambiamento come tutti i comuni italiani – ha dichiarato – Insieme ci troviamo ad affrontare problemi di natura complessa. Gli stessi problemi indipendentemente dalla grandezza dei comuni. Noi siamo aperti al dialogo e sposiamo la filosofia di San Bernando, avendo una visione di insieme su tutto quello che bisogna fare ma facendo una cosa alla volta e ampliando la rete e costruendo ponti come lo stesso Papa Leone XIV ci ha chiesto”.
“Oggi abbiamo bisogno di bravi progettisti, ingegneri, ma soprattutto di bravi amministratori che siano in grado di riuscire a spendere le tantissime risorse che in questi anni sono state messe a disposizione e a vantaggio delle nostre amministrazioni e che sono convinto riusciranno a modificare quello che è l’aspetto soprattutto delle infrastrutture dei nostri territori” Così Andrea Messina, Assessore autonomie locali e funzione pubblica della Regione Sicilia nel suo salto finale illustrando le politiche che la Regione ha messo in campo a favore dei giovani. “Anche come governo della regione stiamo cercando di dare ampia prevalenza, ampia importanza al ruolo e alla partecipazione dei giovani sia nelle amministrazioni sia nelle consulte. Recentemente l’Assemblea regionale, proprio l’anno scorso ha approvato una norma dedicata ai consigli regionali dei giovani, ai consigli comunali dei giovani, per dare la possibilità a tutti i nostri ragazzi di cominciare a formarsi sia nell’attività politica ma soprattutto nell’attività amministrativa, perché ovviamente ci si rende conto che le nostre amministrazioni hanno sempre più bisogno di amministratori qualificati, di amministratori che ci credono, di amministratori che fin da piccoli devono far nascere in sé quel sentimento e quella missione di auto auto-amministrazione che si aspettano i cittadini”.

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