Da oggi, le aziende italiane hanno un’importante opportunità per favorire l’occupazione e ridurre le disparità nel mercato del lavoro. Grazie al decreto Coesione, è stato introdotto un esonero contributivo totale per le imprese che assumono giovani under 35 e donne in condizioni di svantaggio. Questo strumento di politica attiva del lavoro, applicabile alle assunzioni dal 1° settembre 2024 fino alla fine del 2025, rappresenta un concreto sostegno economico per i datori di lavoro e un passo avanti verso l’inclusione sociale.
L’incentivo offre un risparmio significativo: fino a 500 euro al mese per ogni giovane assunto e fino a 650 euro per ogni donna svantaggiata. Per le aziende che operano nelle Zone Economiche Speciali (ZES) del Mezzogiorno, il contributo per i giovani raggiunge anch’esso i 650 euro, sottolineando l’attenzione verso le aree più svantaggiate del Paese.
Requisiti per accedere al bonus
Per usufruire del bonus assunzioni, i giovani devono soddisfare due requisiti principali: avere meno di 35 anni e non aver mai avuto contratti a tempo indeterminato. Inoltre, l’agevolazione si applica esclusivamente per le qualifiche di operaio, impiegato o quadro, escludendo dirigenti, lavoratori domestici e apprendisti. La durata massima del beneficio è fissata a 24 mesi.
Le donne, invece, possono accedere all’agevolazione se si trovano in almeno una delle seguenti situazioni:
- senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi;
- disoccupate da almeno sei mesi e residenti nelle ZES del Sud Italia;
- occupate in settori caratterizzati da una significativa disparità di genere.
Come si richiede
Le aziende interessate potranno presentare domanda tramite il Portale delle Agevolazioni, precedentemente noto come DiResCo, a partire dal 16 maggio 2025. È essenziale che i datori di lavoro verifichino attentamente i requisiti per evitare eventuali problematiche durante la fase di concessione del beneficio.
Questa misura si inserisce in un quadro più ampio di interventi volti a favorire l’occupazione e a ridurre i divari territoriali e di genere. In particolare, il decreto Coesione punta a sostenere i giovani svantaggiati e le donne svantaggiate, categorie spesso escluse dalle dinamiche del mercato del lavoro tradizionale. Con questo strumento, si mira non solo a incentivare l’occupazione, ma anche a promuovere una maggiore equità sociale.
Impatto e prospettive
L’introduzione di un esonero contributivo così ampio rappresenta una svolta significativa per il sistema economico italiano. Riducendo il costo del lavoro, si favorisce la competitività delle imprese e si stimola la creazione di nuovi posti di lavoro. Inoltre, l’attenzione verso le ZES del Mezzogiorno evidenzia la volontà di colmare i divari economici e sociali che caratterizzano il nostro Paese.
In conclusione, questa iniziativa rappresenta un’importante occasione per i datori di lavoro che vogliono contribuire attivamente al miglioramento del mercato del lavoro italiano. Non resta che attendere l’apertura delle domande per cogliere questa opportunità e partecipare al cambiamento.
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