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Si è chiuso ad Arezzo il Family Business Forum 2025: innovazione, internazionalizzazione e ricambio generazionale al centro del dibattito


Gli interventi di Andrea Guerra (ceo di Prada), Antonio Bartoli (ambasciatore in India), Abdulla Ali AlSubousi (ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti in Italia), Caterina Lonetti (Simest) e…

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Si è conclusa la due giorni del Family Business Forum,
l’evento dedicato alle imprese familiari, ideato da Maria Silvia Sacchi tenuto per la prima
volta ad Arezzo. L’edizione 2025 ha messo al centro le grandi sfide che attendono
l’imprenditoria familiare italiana: dal ricambio generazionale all’innovazione, dalla leadership
solida alla valorizzazione dei talenti.
La seconda giornata ha avuto un focus particolare sull’internazionalizzazione, con uno
sguardo su strumenti e opportunità per le imprese italiane.
In collegamento da Delhi, Antonio Bartoli, ambasciatore Italiano in India, ha descritto un
Paese in piena espansione: “L’India è uno dei Paesi dove si sente l’energia e la fame degli
imprenditori. Con un pil in crescita del 5% e un’età media di 28 anni, rappresenta un grande
mercato di consumo per il Made in Italy. Le difficoltà? Le barriere tariffarie e non tariffarie.
Ma ci sono forti complementarità con l’Italia.”
Abdulla Ali AlSubousi, ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti in Italia, ha evidenziato
come gli Emirati siano un terreno fertile per gli investimenti: “Garantiamo condizioni
favorevoli anche per le imprese familiari italiane, soprattutto nei settori alimentare, logistica,
energia e tecnologia. Più di 40 gli accordi firmati e centinaia le imprese in dialogo: vogliamo
creare un ambiente favorevole e condiviso tra i nostri leader.”
Dal suo particolare punto di osservazione Dominik v. Eynern, ceo di Family Hippocampus,
un’organizzazione no-profit che mira a migliorare la “cultura familiare aziendale”, ha
ricordato quanto le dinamiche familiari possano minare la stabilità aziendale sottolinenando
come nel 95% dei casi è la famiglia a mettere a rischio il capitale sociale. Serve costruire
spazi psicologicamente sicuri, dove si possa parlare senza giudizi, con empatia e chiarezza.
L’internazionalizzazione per le aziende non è sempre un percorso semplice ma esistono
strumenti e organi che possono facilitarla. Caterina Lonetti, responsabile Export e Finanza
agevolata di Simest ha spiegato il ruolo delle istituzioni a supporto dell’espansione estera:
“Sosteniamo le imprese verso il mondo export e l’internazionalizzazione con risorse pubbliche
e investimenti mirati anche sul territorio italiano per rafforzarne la competitività all’estero”.
Sul fronte della finanza strutturata, Barbara Lunghi, responsabile dei Primary markets di
Borsa Italiana e Roberto Lacorte, co-founder e amministratore delegato di Pharmanutra,
hanno raccontato l’esperienza della quotazione in Borsa. “Un percorso lungo, il nostro è
durato tre anni, ma ci ha permesso di aprire il capitale preservando l’identità familiare. Gli
investitori sono diventati alleati per la crescita”, ha spiegato Lacorte. Lunghi ha aggiunto:
“Questo è un percorso a fasi che coniuga azienda e il programma Elite,  pensato per sostenere
la crescita e l’internazionalizzazione di aziende con alto potenziale, di Borsa Italiana” spiega
Barbara Lunghi.

Ha chiuso i lavori Andrea Guerra, ceo di Prada, con una riflessione lucida sul valore
dell’impresa familiare nel sistema economico italiano: “L’imprenditoria italiana è stata, è e sarà
l’architrave dell’economia del nostro Paese. Ma non dimentichiamo che ci siamo concentrati
troppo spesso sul prodotto, sul processo produttivo e sui dettagli forse dimenticando il rapporto
con il mercato e il consumatore. C’è sicuramente un’incertezza preoccupante oggi, ma le
condizioni per fare – e per fare bene – in Italia le abbiamo”.
Tra i temi affrontati, il Forum ha sottolineato come le imprese familiari siano oggi chiamate a
essere eredi responsabili, capaci di creare nuovi business, aprirsi a nuove sfide e puntare
sulla crescita sostenibile e l’internazionalizzazione.
Durante la giornata  un omaggio a Guido Corbetta, docente dell’Università Bocconi e co-
fondatore del Family Business Forum, recentemente scomparso, che ha introdotto in Italia il
family business come disciplina accademica e fin dall’inizio parte del progetto di Family
Business Forum.

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Nelle foto, dall’alto: Abdulla Ali AlSubousi (ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti in Italia), Antonio Bartoli (ambasciatore Italiano in India) intervistato dal giornalista Danilo Taino, Barbara Lunghi (responsabile dei Primary markets di Borsa Italiana) e Fabio Quarto (Bocconi) con Maria Silvia Sacchi (ideatrice di Family Business Forum) e Caterina Lonetti (responsabile Export e Finanza agevolata di Simest) intervistata dal giornalista Ettore Tamos

Family Business Forum
Family Business Forum nasce dall’idea e dalla passione di Maria Silvia Sacchi, già giornalista
del Corriere della Sera, per il quale ha seguito i temi dell’impresa familiare, dell’industria (in
particolare della moda e del lusso), della governance e della leadership. Si è occupata delle
principali famiglie italiane ed europee, è autrice di libri divulgativi e scientifici ed è stata
inserita tra i 100 Top Influencer mondiali del Family Business.
Family Business Forum è il primo e più importante evento pubblico dedicato alle aziende
familiari la principale forma di impresa non solo in Italia, ma anche nella gran parte del
mondo. Si rivolge agli imprenditori e alle imprenditrici e rappresenta un vero e proprio
laboratorio culturale teso ad allargare il più possibile la condivisione di tematiche vitali per le
imprese e dunque per l’economia del Paese.
Il Forum 2025 è organizzato in collaborazione con Borsa Italiana e Elite.
Media partner dell’evento 2025 sono Ansa, Sky TG24, QN La Nazione, Teletruria.
Il Forum gode del patrocinio di Comune di ArezzoUniversità Bocconi, Commissione Europea.



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