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Quotarsi a Wall Street? Per molte aziende europee non conviene più


Le aspirazioni delle aziende europee di approdare a Wall Street spesso si scontrano con una realtà ben diversa dalle aspettative. Secondo un’analisi del Financial Times, la metà delle imprese che hanno optato per una doppia quotazione negli Stati Uniti dal 2016 ha registrato un calo delle valutazioni. Nonostante il mito che la quotazione negli USA possa automaticamente migliorare il valore delle azioni, la realtà del mercato azionario americano è molto più complessa.

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Tra le società analizzate, nomi di rilievo come Ferguson, CRH e Flutter Entertainment hanno dimostrato che il passaggio oltreoceano non garantisce sempre i benefici sperati. Sebbene due terzi delle imprese abbiano sperimentato un incremento della liquidità, ciò non si è tradotto in un maggiore interesse da parte degli analisti o in valutazioni più elevate. L’analisi finanziaria gioca un ruolo cruciale nel generare visibilità e attrarre investitori, ma l’aumento della copertura da parte degli esperti non è stato significativo per queste società.

Aziende europee e Wall Street: la parola agli esperti

Secondo Richard Werner, partner dello studio legale BCLP, “la tesi secondo cui ti trasferisci negli Stati Uniti e il prezzo delle tue azioni migliora automaticamente non è corretta“. Questa affermazione mette in evidenza le sfide che le aziende europee devono affrontare nel competere con le alte aspettative degli investitori americani e nel soddisfare i rigidi requisiti normativi per arrivare a Wall Street.

Oltre alla competizione feroce, i costi associati alla doppia quotazione rappresentano un ulteriore ostacolo. Tra spese operative e conformità alle normative statunitensi, molte aziende trovano il bilancio costi-benefici poco favorevole. Questo è particolarmente vero per le imprese che non riescono a sfruttare appieno le opportunità offerte dal mercato americano.

Un aspetto positivo emerso dallo studio è l’aumento della liquidità per circa due terzi delle società esaminate. Azioni più liquide possono attrarre maggiormente gli investitori, ma senza un parallelo aumento dell’interesse analitico, le imprese rischiano di rimanere in ombra. Gli analisti finanziari, infatti, sono essenziali per guidare le scelte degli investitori e aumentare la visibilità delle aziende.

Questi dati sottolineano l’importanza di un’accurata pianificazione strategica prima di intraprendere un percorso di quotazioni USA. Ogni azienda deve valutare attentamente le proprie capacità di affrontare le sfide di un mercato così esigente. Le imprese che riescono a superare questi ostacoli possono trarre vantaggio dalla presenza in un mercato dinamico e altamente liquido, ma per molte altre, il sogno americano rischia di trasformarsi in un miraggio.

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In conclusione, il successo sul mercato americano non è una garanzia per le aziende europee. La doppia quotazione può rappresentare un’opportunità, ma solo per quelle realtà che dispongono delle risorse e delle competenze necessarie per competere a livello globale. In un’economia sempre più interconnessa, è fondamentale calibrare le strategie di espansione sulle specifiche caratteristiche di ogni impresa, evitando approcci generalizzati che potrebbero rivelarsi inefficaci.



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