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Truffe colossali, crediti fantasma e lavori mai iniziati: ecco come un meccanismo pensato per rilanciare l’edilizia si è trasformato in una delle frodi più gravi della storia italiana. Truffe da 15 miliardi di euro

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(Foto: controllo Guardia di Finanza)

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Un fiume di denaro senza fondamenta

Il Superbonus 110%, introdotto nel 2020 per incentivare la riqualificazione energetica e sismica degli edifici, si è rivelato un’arma a doppio taglio. Se da un lato ha stimolato il settore edilizio, dall’altro ha aperto la porta a truffe di proporzioni inimmaginabili. Secondo l’Agenzia delle Entrate, le frodi legate ai bonus edilizi hanno raggiunto i 15 miliardi di euro. Una cifra che rappresenta quasi il 7% dei 219 miliardi di euro di crediti d’imposta ceduti o scontati tra ottobre 2020 e aprile 2024.

Il meccanismo della truffa

Le frodi si basavano su un sistema semplice ma efficace: la creazione di crediti d’imposta fittizi attraverso la presentazione di documentazione falsa attestante lavori mai eseguiti. Questi crediti venivano poi ceduti a terzi, spesso ignari, che li utilizzavano per compensare debiti fiscali o li monetizzavano. La Corte di Cassazione ha stabilito che la truffa si consuma già con la creazione e la cessione del credito fittizio, indipendentemente dal suo utilizzo.

Cantieri fantasma e immobili inesistenti

Le indagini hanno portato alla luce casi eclatanti. In un’operazione condotta tra Avellino e Asti, la Guardia di Finanza ha sequestrato crediti per 3,2 miliardi di euro relativi a lavori mai eseguiti su immobili inesistenti o intestati a persone decedute. In un altro caso, a Pisa, una ditta edile ha incassato oltre 375 mila euro per lavori mai iniziati, danneggiando numerosi condomini.

Il ruolo dei professionisti

Le truffe non sarebbero state possibili senza la complicità di professionisti compiacenti. Tecnici abilitati e commercialisti hanno rilasciato visti di conformità e asseverazioni false, attestando la regolarità di lavori mai eseguiti. In alcuni casi, le certificazioni presentavano gravi anomalie, come evidenziato dall’Enea.

Le contromisure dello Stato

Per contrastare le frodi, il governo ha introdotto misure più stringenti. Il Decreto Antifrodi del novembre 2021 ha esteso l’obbligo del visto di conformità e dell’asseverazione tecnica a tutti i bonus edilizi. Inoltre, il Decreto Sostegni Ter del gennaio 2022 ha limitato la cessione dei crediti a una sola volta, salvo alcune eccezioni.

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Le conseguenze per il sistema

Le truffe hanno avuto un impatto devastante sul sistema fiscale e sull’economia. Oltre al danno erariale, hanno minato la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nei meccanismi di incentivazione. Inoltre, hanno creato un clima di incertezza che ha rallentato l’attuazione di interventi legittimi e necessari per la riqualificazione del patrimonio edilizio.



Truffatori senza scrupoli, vanno colpiti con pene esemplari


Il Superbonus 110% è nato con l’intento di rilanciare l’edilizia e promuovere l’efficienza energetica. Tuttavia, la mancanza di controlli adeguati ha permesso a truffatori senza scrupoli di approfittarne, causando un danno enorme allo Stato e ai cittadini. Truffatori che vanno colpiti con pene esemplari. È fondamentale che le autorità continuino a vigilare e che vengano adottate misure efficaci per prevenire future frodi, garantendo che gli incentivi raggiungano chi ne ha realmente diritto.



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