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Cyber risk, allarme PMI: a Napoli la tappa di Generali e Confindustria – Economia e Finanza


(Teleborsa) – Ha avuto luogo oggi a Napoli la tappa del roadshow dedicato al territorio per diffondere e promuovere la cultura della gestione del cyber risk tra le aziende di piccole e medie dimensioni, con la presentazione del Rapporto Cyber Index PMI Campania. Cyber Index PMI, realizzato da Generali e Confindustria, con il supporto scientifico dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano e con la partecipazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, evidenzia e monitora nel tempo il livello di conoscenza dei rischi cyber all’interno delle organizzazioni aziendali e le modalità di approccio adottate dalle stesse per la gestione di tali rischi. L’evento è il secondo appuntamento territoriale dell’anno in corso.

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Barbara Lucini, Responsabile Country Sustainability & Social Responsibility di Generali Italia, ha dichiarato: “Come Generali abbiamo l’ambizione di essere Partner di Vita delle persone in ogni momento rilevante, sul territorio, vicini alle persone e assumendoci la responsabilità nei confronti delle comunità in cui operiamo. È con questo spirito che oggi siamo ospiti di Unione Industriali Napoli: per mettere a disposizione le nostre competenze e la nostra esperienza contribuendo concretamente a diffondere tra le imprese la cultura del cyber risk e sensibilizzare circa l’importanza dell’adozione di adeguati sistemi di protezione, oltre a sistemi assicurativi innovativi”.

Guido Bourelly, Presidente Gruppo Piccola Industria Unione Industriali Napoli, ha dichiarato: “Siamo fortemente impegnati a migliorare la consapevolezza delle Pmi napoletane in materia di sicurezza informatica. Abbiamo avviato da tempo, come sistema confindustriale del territorio, un’azione di sensibilizzazione sul tema. Ricordo che Napoli è stata agli inizi dello scorso dicembre sede inaugurale del Roadshow ‘Accendiamo la cybersicurezza’, promosso dall’ACN in collaborazione con il nostro Campania Digital Innovation Hub. Contiamo di continuare con determinazione a diffondere la cultura della cybersicurezza, presupposto per tutelare il nostro patrimonio imprenditoriale dalle minacce sempre più sofisticate generate anche dall’IA”.

Antonio Amato, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Unione Industriali Napoli, ha dichiarato: “La nostra sfida peculiare, come Giovani Imprenditori, è di coniugare sempre di più l’innovazione con l’orientamento e la formazione. Accanto a una crescita culturale in termini di vision, abbiamo bisogno di manager e profili professionali con competenze adeguate, che sappiano governare le nuove frontiere dell’innovazione, scongiurandone le possibili minacce. Le nostre iniziative si sviluppano anche su questo versante, favorendo un dialogo stretto tra mondo accademico, della ricerca e dell’innovazione, studenti e giovani imprenditori. Verso un futuro in cui la tecnologia sia protettiva e non invasiva, performante e al tempo stesso inclusiva. Attrezzata per mitigare il rischio cyber.

La cultura della cybersicurezza nella Campania

Delle PMI campane che hanno partecipato alla survey per monitorare lo stato di consapevolezza delle loro organizzazioni aziendali sui rischi cyber, il 27% è fornitore di multinazionali e imprese sopra i 1.000 dipendenti, il 9% ha Relazioni con la Pubblica Amministrazione e solo il 2% ha sede o impianti all’estero. L’86% delle imprese coinvolte ha dichiarato di fare ricorso all’utilizzo di strumenti digitali per supportare la propria attività produttiva e ben il 24% (+15 p.p. rispetto alla media nazionale) ha subito violazioni negli ultimi 4 anni. Cyber Index PMI Campania deriva da una valutazione su tre diverse dimensioni: l’approccio strategico, la capacità di comprendere il fenomeno e le minacce (identificazione), l’introduzione di leve per mitigare il rischio (attuazione). Il Rapporto evidenzia come le PMI campane dimostrino uno scarso livello di consapevolezza e preparazione con un punteggio medio di 49 su 100, in linea alla media del Centro Italia (50 su 100) e leggermente inferiore alla media nazionale (52 su 100). Un dato coerente con la valutazione delle tre diverse dimensioni: in termini di approccio strategico, ovvero la definizione di investimenti e la formalizzazione di responsabilità da parte della popolazione aziendale, le PMI campane ottengono un punteggio medio di 58 su 100, avvicinandosi alla sufficienza; rispetto alla capacità di comprendere il dominio aziendale e la filiera, monitorando le risorse e gli asset aziendali, ovvero l’identificazione, il punteggio medio è di 37 su 100, al di sotto della media nazionale; per quanto riguarda le leve di attuazione, ovvero la selezione del corretto mix di competenze e modelli organizzativi e di implementazione di iniziative concrete in termini di persone, processi e tecnologie, le PMI campane ottengono un punteggio medio di 53 su 100.

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I rispondenti, rappresentativi dell’intera popolazione di PMI della Campania, possono essere raggruppati in 4 livelli di maturità:

il 12% (vs. 15% nazionale) è considerato maturo: ha un approccio strategico alla materia, è pienamente consapevole dei rischi ed è in grado di mettere in campo le corrette leve di attuazione con iniziative che riguardano persone, processi e tecnologie
il 17% (vs. 29% nazionale) può essere definito come consapevole: è in grado di comprendere le implicazioni dei rischi cyber, ma con una capacità operativa spesso ridotta per poter mettere in campo le corrette azioni
il 44% (vs. 38% nazionale) è informato: non pienamente consapevole del rischio cyber e degli strumenti da mettere in atto, si approccia al rischio cyber in modo «artigianale»
il 27% (vs. 18% nazionale) può essere definito principiante: poco consapevole dei rischi cyber e con una quasi nulla implementazione delle misure di protezione

Continua il roadshow di Confindustria e Generali per diffondere la cultura della cybersicurezza tra le piccole e medie imprese italiane

Nell’ottica di aumentare la conoscenza su temi di cybersecurity e di attacchi informatici per le imprese, sono ripartiti oggi gli incontri di formazione e workshop su base territoriale. Gli esperti di Generali e la rete agenziale coinvolgono, con la loro consulenza di valore, le imprese associate a Confindustria, per garantire una maggior consapevolezza dei rischi legati alla crescente digitalizzazione e per proteggere le imprese dal crimine informatico. Dopo il primo appuntamento del 2025 di Roma, il roadshow continuerà nel corso dei prossimi mesi a Genova.



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