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al via gli sgravi INPS, fino a 650€ per ogni nuova assunta


Bonus donne 2025 al nastro di partenza. L’aiuto concreto alle imprese che scelgono di puntare sull’occupazione femminile e ridurre il divario di genere nel mondo del lavoro è realtà. 

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Il nuovo incentivo fiscale, lanciato dal Governo con il Decreto-legge 60/2024 (convertito dalla Legge 95/2024), è ufficialmente in vigore grazie al decreto attuativo pubblicato il 9 maggio 2025.

La misura, spiegata nei dettagli dalla Circolare INPS n. 91/2025, offre uno sgravio contributivo totale per chi assume donne in condizioni di svantaggio, ma solo a determinate condizioni e con tempistiche precise. La piattaforma per inviare la domanda aprirà il 16 maggio 2025.

Ma chi può ottenere il Bonus donne 2025? Quali contratti sono ammessi? Quali requisiti devono avere le lavoratrici? E come funziona, nel concreto, la domanda sul sito INPS?

Prima di vedere tutto, punto per punto, vi lasciamo al video YouTube di Bonus e Pagamenti sui Bonus 2025 disponibili per i titolari di ISEE basso.

La finalità del Bonus donne 2025 è chiara: si basa su un esonero del 100% dei contributi previdenziali, con un tetto massimo di 650 euro al mese per ogni lavoratrice assunta.

Contabilità

Buste paga

 

Ma attenzione: non vale per tutti. Il beneficio è valido solo per assunzioni a tempo indeterminato effettuate entro il 31 dicembre 2025. Sono escluse le forme contrattuali più flessibili:

  • Apprendistato
  • Lavoro domestico
  • Collaborazioni occasionali
  • Contratti a chiamata

Possono accedere tutti i datori di lavoro privati, anche quelli del settore agricolo e non imprenditoriali, diversamente dalle Pubbliche Amministrazioni che restano fuori dal perimetro dell’agevolazione.

Chi ha diritto al Bonus donne 2025: i requisiti delle lavoratrici

Per beneficiare Bonus donna 2025 è necessario possedere specifici requisiti. La donna assunta deve rientrare in una di queste tre categorie:

  • Disoccupata da almeno 24 mesi, ovunque residente;
  • Disoccupata da almeno 6 mesi, se residente in una regione della ZES unica (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna);
  • Occupata in un settore con disparità occupazionale di genere, come definiti ogni anno da decreto ministeriale.

L’obiettivo è chiaro: favorire l’ingresso (o il reinserimento) delle donne in ambiti in cui, ancora oggi, l’occupazione maschile domina. Il tutto, sostenendo allo stesso tempo le imprese che investono sul cambiamento.

Quanto dura lo sgravio e come si decade: cosa sapere prima di assumere

Il vantaggio fiscale del Bonus donne 2025 ha una durata variabile, in base al profilo della lavoratrice assunta:

  • 24 mesi per donne disoccupate da almeno 24 mesi o da almeno 6 mesi se residenti nel Sud;
  • 12 mesi se l’assunzione riguarda un settore a forte disparità di genere.

Attenzione, però, perchè il beneficio resta attivo solo se l’assunzione comporta un incremento dell’occupazione. In pratica, l’organico aziendale – misurato in Unità di Lavoro Annuo (ULA) – non deve diminuire rispetto alla media degli ultimi 12 mesi. Se manca la crescita, il bonus salta per quel mese.

Inoltre, lo sgravio contributivo non si può cumulare con altri incentivi riferiti allo stesso contratto. In linea generale, due agevolazioni non possono agire sulla stessa quota contributiva. Ma ci sono eccezioni, previste dalla normativa e dettagliate dalla circolare INPS.

Come richiedere il Bonus donne 2025: domande INPS dal 16 maggio

La domanda per il Bonus donne 2025 si presenta online sul sito INPS, attraverso il Portale delle Agevolazioni. Il modulo sarà accessibile dal 16 maggio 2025.

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Per compilare correttamente la domanda serve avere alcune informazioni a portata di mano:

  • Dati del datore di lavoro e della lavoratrice assunta;
  • Importo della retribuzione pattuita;
  • Dichiarazione di non cumulo con altri benefici non compatibili.

A questo punto, è necessario fare una precisazione: se si assume una donna disoccupata da almeno 6 mesi e residente nel Sud, la domanda va presentata prima dell’assunzione. Negli altri casi, si può procedere anche dopo.

Un consiglio utile? Meglio preparare tutta la documentazione in anticipo per evitare errori formali che potrebbero rallentare l’iter o far decadere il beneficio.

 

 



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