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Proroga al 10 giugno per le agevolazioni sull’acquisto di motori elettrici per la nautica da diporto


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Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha esteso fino alle 12 del 10 giugno il termine per presentare le domande relative al contributo per l’acquisto di motori elettrici destinati alla nautica da diporto, a patto di rottamare quelli endotermici. La proroga, richiesta da Confindustria Nautica, permette a proprietari di imbarcazioni e natanti di accedere a incentivi pensati per favorire la sostituzione delle vecchie motorizzazioni con alternative più sostenibili. La misura prevede contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese ammesse, con importi variabili in base al beneficiario.

Chi può accedere alle agevolazioni

Possono presentare domanda sia i proprietari di imbarcazioni da diporto iscritti nei registri ufficiali sia chi possiede natanti volontariamente immatricolati o anche non registrati. In pratica, la misura si rivolge a chiunque utilizzi una piccola unità nautica destinata al piacere o a usi personali. È importante sottolineare che anche le imprese che possiedono unità da diporto destinate a fini commerciali possono usufruire del contributo, potendo richiedere agevolazioni per l’acquisto di più motori rispetto ai privati.

Legge n. 206 del 27 dicembre 2023

La legge n. 206 del 27 dicembre 2023, precisamente all’articolo 13, ha istituito questa opportunità con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo di motori elettrici nel settore della nautica leggera. Il passaggio dai motori endotermici a quelli elettrici contribuisce a ridurre le emissioni e il rumore, favorendo un ambiente marino più pulito. Ogni beneficiario deve rottamare un motore tradizionale per accedere all’incentivo.

Dettagli sui contributi previsti

I contributi vengono erogati a fondo perduto e coprono fino al 50% delle spese considerate ammissibili. Nel caso di persone fisiche, l’importo massimo erogabile arriva a 8.000 euro per fino a due motori elettrici acquistati. Questo limite sottolinea il carattere prevalentemente privato e personale dell’incentivo. Lo scopo è facilitare un rinnovamento minimo ma significativo della domanda privata di motori più ecologici.

Le imprese, invece, possono presentare richieste più estese, considerando che spesso utilizzano unità da diporto per attività commerciali come il noleggio o l’assistenza in mare. In questi casi l’importo massimo del contributo sale fino a 50.000 euro, permettendo una sostituzione più ampia o la conversione di diverse imbarcazioni. Questo sostegno rende più accessibile l’adozione di motori elettrici anche nel settore professionale della nautica da diporto.

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Regole per la domanda

Un aspetto cruciale è che ogni persona fisica può inviare una sola domanda, mentre le imprese hanno la possibilità di coinvolgere più unità nello stesso procedimento. Questo vincolo mantiene l’erogazione del contributo focalizzata e con regole chiare per evitare abusi.

Modalità di presentazione e supporto alla domanda

La presentazione delle domande avviene esclusivamente entro le ore 12 del 10 giugno e deve rispettare tutte le condizioni previste dalla normativa. Confindustria Nautica ha elaborato una guida informativa per aiutare i beneficiari nella compilazione della richiesta, spiegando requisiti e procedure. Il documento è pensato per essere uno strumento pratico, disponibile anche tramite i venditori di motori elettrici.

Quest’ultima figura, infatti, gioca un ruolo importante nell’assistere durante la domanda, accompagnando i clienti nella scelta e nella raccolta di tutta la documentazione necessaria. La complessità burocratica può così essere ridotta, velocizzando l’accesso agli incentivi. Il coinvolgimento dei venditori facilita anche il controllo tecnico sulla compatibilità dei motori elettrici con le imbarcazioni oggetto della sostituzione.

In definitiva la proroga concessa permette di ampliare la platea di beneficiari e di agevolare la transizione verso una nautica più rispettosa dell’ambiente. Le domande in ritardo, oltre la nuova scadenza, non saranno prese in considerazione, mettendo un termine definitivo all’iniziativa. Resta opportuno, per chi ne ha diritto, muoversi con tempestività.





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