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in arrivo 200 nuovi lavoratori, ma la paura resta tra sindacati e politici


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Dalla STMicroelectronics arriva l’annuncio: l’8 maggio è partita la campagna per i summer job e da giugno arriveranno 200 nuovi lavoratori. Saranno contratti a tempo determinato.

L’annuncio della multinazionale 

“A partire dal prossimo mese – si legge nella nota ufficiale dell’azienda – il numero dei contratti a tempo determinato passerà dagli attuali 97 a 299, con un incremento quindi di circa 200 unità. L’aumento dei contratti è legato all’andamento della domanda di breve termine per specifiche linee di prodotto”. Da Agrate si specifica che questa novità non riguarda una riorganizzazione del’azienda confermando anche il non rinnovo dei primi contratti a tempo determinato, così come era stato annunciato ieri dai sindacati. “Non c’è nessun collegamento con il programma di ridisegno futuro della struttura manifatturiera presso il sito di Agrate di STMicroelectronics – si precisa dalla multinazionale -. Allo stesso tempo, 52 degli attuali contratti a termine si concluderanno e non potranno essere prorogati”.

La paura dei sindacati e l’incontro in Regione

La Rsu ieri aveva annunciato proprio la comunicazione dell’azienda in merito al non rinnovo di 97 contratti a tempo determinato e aveva sollevato la grande preoccupazione per quel piano di riorganizzazione aziendale che, a livello mondiale, prevede 2.800 esuberi in due anni (di cui si ipotizzano almeno 800 solo per il sito di Agrate Brianza). Intanto in attesa, il prossimo 16 maggio, di un incontro in Regione anche con il ministro dell’Impresa Adolfo Urso sale la preoccupazione anche tra i politici locali.

PD: “La società deve presentarci il piano industriale”

“Non basta la visita del Ministro delle Imprese Urso: al confronto con Regione Lombardia sul futuro della STMicroelectronics è opportuno che ci sia anche quello dell’Economia Giorgetti, il cui Ministero rappresenta lo Stato all’interno di una partecipata come STMicroelectronics – incalzano i consiglieri del Pd Gigi Ponti e Pierfranco Majorino -. È necessario infatti che la società venga convocata al tavolo di Regione Lombardia al fine di presentare una revisione del piano industriale e condividere un’iniziativa strategica credibile sullo sviluppo della microelettronica”. Una richiesta che martedì verrà presentata sotto forma di mozione dai due consiglieri dem, insieme a Lorenzo Sala (segretario provinciale monzese).

“Chiediamo anche di dar conto al consiglio regionale, nella prima seduta utile, degli esiti di questo auspicato incontro, rappresentando le iniziative che saranno messe in campo a tutela dei lavoratori e di un comparto industriale strategico a livello nazionale – proseguono -. Ma anche di adottare, analogamente a quanto fatto da Regione Sicilia, misure di finanziamento e compartecipazione ai programmi di sviluppo del sito di Agrate di STMicroelectronics (dove sono previste 2mila assunzioni, ndr), a tutela dell’occupazione e delle prospettive di sviluppo in Lombardia”. Il Pd ribadisce l’impegno per scongiurare quegli 800 esuberi che incombono sul sito di Agrate Brianza.

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FI: “Siamo al fianco dei lavoratori”

“La società non doveva presentare in Regione un nuovo piano industriale – commenta il consigliere regionale Jacopo Dozio (Forza Italia) -. Regione Lombardia ed io saremo sempre in prima fila per tutelare i dipendenti e ci tengo a esprimere la mia solidarietà agli operai che hanno ricevuto questa triste comunicazione. Comprendo anche la preoccupazione dei sindacati. Dobbiamo fare tutto il possibile per difendere le maestranze occupate in un settore strategico per tutto il nostro Paese”.

Il M5S chiede l’intervento del Governo 

Intanto nei giorni scorsi la vicenda è finita anche sui banchi romani, per voce del senatore Bruno Marton (Movimento 5 Stelle). “La vicenda che riguarda STMicroelectronics è più unica che rara. In sostanza l’azienda solo nove mesi fa annunciava un piano di investimenti da 5 miliardi per il polo dell’Etna Valley a Catania, 2 dei quali coperti interamente con fondi pubblici del Chip Act – aveva spiegato – Azienda che gode anche di 292 milioni nell’ambito del Pnrr, 102 dei quali già erogati. Per Agrate Brianza, il mix tra risorse pubbliche e risorse Pnrr prevede 686 milioni, anche se lato Recovery ancora non risultano erogazioni. Di fronte a questa pioggia di quattrini però, per Catania nei giorni scorsi è stata annunciata una notevole ‘trenata’ di cassa integrazione. Ci si chiede come sia possibile, di fronte a questa mole di fondi pubblici, che l’azienda possa parlare un giorno sì e l’altro pure di esuberi. Meloni e Urso devono dare risposte.

Da Agrate la preoccupazione dei dipendenti STM è amplificata dal portavoce del M5S Brianzolo Marco Fumagalli “La vicenda STM rappresenta la totale incapacità di questo Governo di gestire l’economia del Paese – incalza Marco Fumgalli, portavoce del Movimemto 5 Stelle brianzolo -. L’intelligenza artificiale ha bisogno di microprocessori, ma i finanziamenti sono stati indirizzati male. È chiaro che la responsabilità è del Governo che doveva finanziare progetti seri e non solo buoni per ottenere i fondi. Tanto più che si tratta di una società in mano pubblica per il 25 %”.



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