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Negli ultimi trent’anni, l’Italia si è affermata come il secondo partner commerciale della Polonia all’interno dell’UE. Nel 2023, il nostro Paese è risultato il terzo fornitore di Varsavia – preceduto solo dalla Germania e dalla Cina – e il quinto importatore di prodotti polacchi, dopo Germania, Repubblica Ceca, Francia e Regno Unito.
L’interscambio commerciale tra i due Paesi è fortemente bilanciato: l’export italiano verso la Polonia si concentra su alimentari, chimica, metalli, articoli in gomma e plastica, autoveicoli, macchinari e apparecchiature elettriche. Di contro, l’import riguarda soprattutto metalli e prodotti metallurgici, alimenti, bevande, tabacco e apparecchiature elettriche.
La Polonia è il settimo partner commerciale del Friuli Venezia Giulia per valore dell’export e il dodicesimo per l’import. Secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi di Confindustria Udine su dati Istat le esportazioni regionali verso la Polonia nel 2024 sono cresciute del 12,4% rispetto al 2023 (da 628 a 706 milioni di euro), trainate dal comparto dei prodotti della metallurgia(da 191 milioni di euro del 2023 a 251 del 2024, +31%). Le importazioni dalla Polonia sono aumentate nel 2024 rispetto al 2023 del 6,6% (da 272 a 290 milioni di euro).
Alla luce di questi numeri, è evidente quanto la Polonia rappresenti un mercato di rilievo anche per l’industria friulana. Un segnale concreto di questo interesse è arrivato con la visita a palazzo Torriani di una delegazione polacca guidata dal console onorario per il Friuli Venezia Giulia-Veneto, Marco Ferruzzi Balbi, accompagnato dal vicepresidente di Confindustria Polonia, Alessandro Saglio.
A riceverli, la vicepresidente vicaria di Confindustria Udine, Chiara Valduga, insieme al direttore generale Michele Nencioni e al responsabile dell’Area Internazionalizzazione Alessandro Tonetti. “Questa visita – ha dichiarato Valduga – rappresenta un’ulteriore, preziosa occasione per consolidare il dialogo già avviato tra i nostri sistemi produttivi. Le potenzialità di collaborazione tra il Friuli Venezia Giulia e la Polonia sono concrete e in costante crescita. Incontri come questo confermano l’interesse condiviso nel costruire partnership industriali solide e durature, facendo leva sui punti di forza dei rispettivi territori”.
Hanno preso parte all’incontro anche tre rappresentanti della zona economica speciale Kostrzyńsko-Słubicka (K-S), situata nella Polonia occidentale al confine con la Germania: la vicepresidente Magdalen Hilszer, la vicedirettrice per l’Information e Promotion Iwona Sztuka e la project manager Agnieszka Matula-Dziduch, che hanno illustrato i principali vantaggi competitivi offerti dalla ZES K-S alle imprese italiane: incentivi fiscali con esenzione dall’imposta sul reddito, aree di investimento greenfield già dotate di infrastrutture, supporto istituzionale garantito dallo Stato– che detiene la maggioranza azionaria (57,65%) della zona – e stretta collaborazione con le autorità locali. Ad oggi, l’area ospita circa 500 investitori, con 27.500 nuovi posti di lavoro creati e oltre 19,5 miliardi di zloty polacchi di investimenti già realizzati.
Durante il meeting, il vicepresidente Saglio ha poi presentato l’attività di Confindustria Polonia, nata nel 2019 in seno a Confindustria Est Europa e riconosciuta ufficialmente nel sistema confindustriale estero dal 2020. L’associazione è parte di un network che comprende anche le “territoriali” di Slovenia, Serbia, Macedonia del Nord, Romania, Bulgaria, Ungheria, Albania, Bielorussia, Montenegro e Bosnia Erzegovina. Presidente dell’organizzazione è Marco Gambini. Confindustria Udine è tra i soci fondatori della rappresentanza polacca e ne è tuttora membro attivo.
All’incontro ha preso parte anche Lara Di Vicenz, head of Marketing and Communications di Finest.
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