Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Nei depositi del MANN, la digitalizzazione come strumento di conoscenza


Attività di digitalizzazione Courtesy MANN di Napoli

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Oltre trentamila reperti conservati nei depositi del MANNMuseo Archeologico Nazionale di Napoli stanno attraversando un processo di trasformazione silenzioso ma profondo. Non si tratta di spostamenti fisici o riallestimenti espositivi, bensì di un’operazione di digitalizzazione ad altissima definizione che, entro settembre, restituirà nuova visibilità a una parte rilevante del patrimonio finora sottratta allo sguardo del pubblico.

L’iniziativa rientra nell’ambito del programma PNRR Digitalizzazione, promosso dal Ministero della Cultura. Il progetto al MANN si concentra su bronzi, terrecotte, affreschi e mosaici, molti dei quali mai sistematicamente documentati. Per la prima volta, intere collezioni come quella delle terrecotte figurate verranno censite e rese accessibili anche fuori dalle sale del museo.

“Una piccola rivoluzione digitale sta avvenendo nei nostri Musei. – Osserva Massimo Osanna, Direttore Generale Musei del MiC. Grazie al PNRR Digitalizzazione e alla collaborazione con tutti gli uffici del Ministero e con le aziende che si stanno cimentando in quest’opera importante. I nostri depositi sono passati al setaccio per conoscere reperti che spesso sono dimenticati. Al MANN, collezioni mai documentate, come le terrecotte figurate, saranno censite e valorizzate anche fuori dal Museo, con iniziative didattiche rivolte a scuole e studiosi”.

Tecnologie ad alta risoluzione per un nuovo archivio digitale

A guidare la campagna di digitalizzazione è un’Associazione Temporanea di Imprese composta da CNS (Consorzio Nazionale Servizi), Rear e Mida Digit, società del Gruppo Panini Cultura. L’intervento si fonda su una dotazione tecnologica specificamente pensata per le esigenze dei beni culturali: ottiche capaci di raggiungere una risoluzione fino a 4000 ppi, sistemi di illuminazione calibrati con softbox e whitebox, strumenti in grado di registrare ogni dettaglio materico con precisione.

“Siamo nel mezzo di una transizione in cui tutte le dinamiche della dimensione fisica si stanno trasferendo nel mondo digitale. – Sottolinea Luca Panini, co-fondatore del Gruppo Panini Cultura – Ci dobbiamo preoccupare di conservare i beni culturali digitali nella stessa maniera in cui conserviamo i beni culturali fisici. Il nostro è un mestiere fatto di meccanica, luci, fotografie. Quasi  una missione, perché dobbiamo generare la migliore riproduzione fotografica di un manufatto.”

Un patrimonio che si riattiva attraverso la documentazione

Il MANN non è nuovo a progetti sperimentali che rimettono in circolo conoscenza attraverso le tecnologie. Ma questa operazione, per estensione e complessità, assume un significato che va oltre la sola innovazione digitale. È un gesto che mette in discussione l’idea di visibilità nel museo, interrogando cosa significhi davvero rendere accessibile un patrimonio.

MANNMuseo Archeologico Nazionale di Napoli

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!