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Energia, bando per le imprese della regione Marche


  • Risulta pubblicato il 23 aprile scorso il bando Energia e imprese Marche 2025, per cui sarà possibile inviare le richieste di finanziamento nell’arco di sole 48 ore, dal 23 luglio al 25 luglio 2025.
  • La dotazione finanziaria del bando ammonta per la precisione a  20.283.617,49 euro, in favore di Mpmi e grandi imprese operanti sul territorio regionale.
  • L’obiettivo è ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e incentivare l’utilizzo di energia pulita, sostenendo le aziende anche da un punto di vista economico, visto l’aumento dei costi energetici.

Risulta pubblicato il 23 aprile scorso il bando energia e imprese Marche 20251 che mette a disposizione delle aziende del territorio più di 20 milioni di euro in forma di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

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L’obiettivo è migliorare l’efficienza energetica di tutte le imprese interessate, con interventi atti da una parte a ridurre le emissioni di anidride carbonica in primis e gas serra, dall’altra a favorire l’utilizzo delle energie rinnovabili. Nel dettaglio, beneficiari, contributi, spese ammissibili e modalità di partecipazione.

Energia, bando nelle Marche aperto solo 2 giorni: come funziona

L’arco temporale per l’invio delle domande durerà solo due giorni. Infatti, il bando energia Marche 2025 aprirà il 23 luglio 2025 per chiudersi il 25 luglio 2025.

Si tratta di un bando attuato nell’ambito dell’azione 2.1.1 del PR MARCHE FESR 2021/2027, finalizzato al finanziamento di interventi per l’efficientamento energetico delle imprese.

I beneficiari della misura sono le aziende della regione Marche, di qualsiasi dimensione. Gli ambiti di operatività delle imprese spaziano dalla manifattura al commercio, dai trasporti alla ristorazione e ai servizi per gli alloggi.

in ogni caso, il bando riporta in elenco i codici Ateco di riferimento da verificare in base alla propria tipologia di produzione o servizio.

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Le aziende interessate hanno la possibilità di richiedere i contributi per la realizzazione di impianti di energia rinnovabile per l’autoconsumo (da calcolare in base al fabbisogno annuale) e per l’installazione dei relativi sistemi di accumulo, a meno che l’autoconsumo non superi il 70% dell’energia prodotta.

Rispetto alle passate edizioni, il bando introduce una novità: è possibile finanziare anche il miglioramento o potenziamento di impianti già esistenti, purché realizzati prima del 2014.

Nelle verifiche pre e post intervento, bisognerà dimostrare di aver ridotto le emissioni di gas serra del 30%, grazie proprio alla realizzazione di tali interventi.

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Bando energia Marche 2025: i contributi

La dotazione finanziaria messa a disposizione delle Pmi marchigiane ammonta a oltre 20 milioni di euro. L’agevolazione può arrivare a coprire  il 100% dei costi ammissibili, includendo sia un contributo a fondo perduto che un finanziamento a tasso zero, fino a 300 mila euro. 

Il bando prevede anche un importo minimo di investimento pari a 50 mila euro.

Secondo il Reg. (UE) n. 2831/2023, l’importo erogato per il finanziamento deve comprendere obbligatoriamente, sia la parte del contributo a fondo perduto che quella del finanziamento a tasso zero (rispettivamente quindi, in conto capitale e a fondo credito).

Va da sé che la ripartizione si differenzia sia in base alla dimensione dell’azienda che in base alla fascia di contributo richiesta (a discrezione dell’impresa). 

Per le Mpmi, è possibile richiedere: 

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  • la fascia 1 che prevede il 20% in conto capitale + il 40% del fondo credito (totale 60%);
  • la fascia 2, con il 25% in conto capitale e il 55% a fondo credito (totale 80%);
  • la fascia 3 ovvero il 100% di copertura, con 30% a fondo perduto e 70% in finanziamento agevolato.

Per le grandi imprese, l’agevolazione prevede:

  • la fascia 1 che prevede il 20% in conto capitale + il 20% del fondo credito (totale 40%);
  • la fascia 2, con il 25% in conto capitale e il 35% a fondo credito (totale 60%);
  • la fascia 3 ovvero il 70% di copertura, con 30% a fondo perduto e 40% in finanziamento agevolato.

L’agevolazione è concessa ed erogata in regime “de minimis”.

Progetti finanziabili e spese ammissibili

I progetti finanziabili in ambito di efficientamento energetico prevedono sia l’installazione di impianti a fonte rinnovabile che i relativi sistemi di accumulo.

Gli interventi ammissibili riguardano anche l’efficientamento dei processi produttivi, che si tratti della sostituzione di un macchinario o di un’intera linea produttiva.

Inoltre, è possibile efficientare anche gli edifici produttivi, riqualificando l’involucro o sostituendo gli impianti termici ed elettrici.

Anche le cabine elettriche possono essere oggetto di ammodernamento ed è possibile installare anche gruppi di continuità. Infine, risultano finanziabili anche eventuali sistemi di gestione e di monitoraggio dei consumi aziendali.

A seguire, le principali voci di spesa ammissibili:

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  • costi legati ai materiali, quindi alle forniture per la messa in opera degli impianti o per l’acquisto di macchinari, così come per i sistemi di gestione dell’energia;
  • spese funzionali, come ad esempio la rimozione di coperture di amianto al fine di poter coibentare, installare le coperture o i pannelli della fonte energetica rinnovabile;
  • spese di tipo tecnico per la direzione dei lavori, in misura del 10% dell’importo richiesto per l’investimento, a copertura dei costi per le diagnosi energetiche, sistemi di gestione ISO 50001 e via di seguito.
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Marche, bando energia e imprese 2025: come partecipare

In vista della scadenza di luglio, è possibile consultare il bando e le specifiche modalità di invio delle domande, sul sito della regione Marche.

La compilazione della domanda prevede, oltre ai dati di riferimento dell’azienda, anche l’invio del progetto che si intende realizzare, usufruendo degli aiuti economici messi a disposizione. La procedura per la partecipazione al bando si svolge in via telematica registrandosi al portale ufficiale2.



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