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“Con l’approvazione della mozione moda, il Parlamento conferma centralità del settore per il rilancio dell’Italia produttiva”


“L’approvazione ieri in Aula della mozione a sostegno della moda a nome Fratelli d’Italia rappresenta un passo fondamentale per un comparto strategico del nostro sistema produttivo e identitario. Con oltre 600.000 addetti e un valore che supera i 96 miliardi di euro, la filiera moda è una delle colonne portanti della nostra manifattura. Fratelli d’Italia ha voluto dare un segnale chiaro: rafforzare il sostegno alla filiera attraverso strumenti concreti, come già previsto nel Piano Italia per la Moda presentato dal Ministro Urso. Il Governo Meloni ha dimostrato di credere nel potenziale di questo settore, stanziando risorse significative per investimenti, formazione, transizione green e digitale. Ora avanti con misure strutturali, tutela del Made in Italy e contrasto alla concorrenza sleale. Un ringraziamento al collega Pietrella ed a tutti i colleghi che hanno sostenuto questa mozione, dando voce a imprese, artigiani e lavoratori del settore moda. Peccato i voti contrari delle opposizioni. Si tratta di proseguire e potenziare lo strumento della cassa integrazione straordinaria per il settore moda, apportando le necessarie modifiche in sinergia con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, affinché le imprese – in particolare quelle di piccole dimensioni – possano accedere alla misura senza l’obbligo di anticipazione economica, mantenendo la liquidità necessaria per garantire la continuità aziendale; di rendere più accessibili i fondi per l’innovazione, la ricerca, la riqualificazione professionale e la sostenibilità ambientale per le imprese della moda; di  rafforzare i percorsi di formazione tecnica e artigianale nelle scuole superiori, ITS e accademie del settore moda, incentivando i rapporti tra formazione e impresa, anche attraverso l’apprendistato duale; di istituire una cabina di regia interministeriale con il compito di coordinare le politiche a favore della moda italiana, assicurando coerenza tra le azioni in ambito economico, formativo, internazionale e fiscale; di introdurre l’opportunità di contributi a fondo perduto temporanei per le imprese della filiera moda che abbiano subito un significativo calo di fatturato, condizionandoli a progetti di innovazione, digitalizzazione o sostenibilità; di rafforzare il contrasto alla contraffazione e alla concorrenza sleale attraverso attività di controllo, monitoraggio e supporto, anche in sinergia con le associazioni di categoria più rappresentative, a tutela delle imprese virtuose, del lavoro regolare e del valore del Made in Italy e di  monitorare l’effettiva applicazione da parte degli istituti bancari del protocollo di intesa sottoscritto con l’Associazione Bancaria Italiana (ABI), comunicato nel mese di agosto 2024, contenente le disposizioni per la ricalendarizzazione dei finanziamenti garantiti da SACE, SIMEST e Mediocredito concessi alle imprese della moda durante le fasi emergenziali della pandemia e della crisi ucraina, al fine di garantire pieno accesso al credito e dare concreta attuazione agli impegni assunti nel corso del tavolo sulla moda convocato presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Quindi per la nostra provincia di Rimini tante novità per gli operatori del settore”.

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