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Zes, le imprese ci credono: investimenti per 12 miliardi


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L’elenco si allunga, a riprova del fatto che l’interesse verso la misura cresce ormai in modo costante. Sono già 630 le autorizzazioni concesse ad altrettanti investimenti nella Zes unica, che abbraccia tutto il Sud, per un valore complessivo di circa 12 miliardi di euro, di cui pressoché la metà coperti dal credito d’imposta, assicurato dalla Legge di Bilancio. La concessione di quest’ultimo, non va dimenticato, è subordinata alla permanenza dell’attività delle imprese nella Zes unica per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento, pena la decadenza dai benefici goduti. Dall’inizio dell’anno siamo a 180 autorizzazioni uniche e tutto lascia intendere che quota mille potrebbe essere raggiunta entro fine anno (nel 2024 sono state 450 ma perché l’accelerazione vera e propria si è avuta solo in estate, dopo il cambio della guardia alla guida della Struttura di missione di Palazzo Chigi con la nomina decisa dall’allora ministro Fitto del presidente Asi di Napoli, Giosy Romano, a coordinatore). In realtà è comunque difficile azzardare previsioni se si considera che negli ultimi mesi l’attenzione suscitata dalla Zona economica speciale unica per il Mezzogiorno ha coinvolto anche altri Paesi, dalla Francia alla Germania, dov’è stata presentata ufficialmente a imprenditori, investitori e industriali locali. Per non parlare del forte impatto suscitato dall’inserimento della Zes unica nel comunicato congiunto Trump-Meloni al termine della recente visita a Washington della premier italiana: di fatto, è stata offerta alle società americane, multinazionali in testa, di conoscere le opportunità della Zes e di ragionare su possibili e convenienti investimenti nelle regioni meridionali.

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Verso gli Usa

E a proposito di Usa, una delle più significative autorizzazioni di questi giorni riguarda un’importante azienda campana, la De Matteis Agroalimentare di Flumeri, in Irpinia, che proprio negli Stati Uniti, grazie anche al brand premium Pasta Armando, ha il primo mercato. Nonostante le incognite determinate dai dazi di Trump, la società – uno dei 10 principali player mondiali della pasta secca, con un fatturato 2023 a 223 milioni, l’80% all’estero – ha presentato la richiesta di ampliamento delle linee produttive, ottenendo in poche settimane il via libera. Anche in questo caso, la Struttura dimissione ha potuto operare in variante urbanistica utilizzando una delle indubbie possibilità offerte dal regolamento della Zes unica.

Una sorta di corsia preferenziale, in sostanza, che permette di bypassare i vincoli di destinazioni d’uso diverse presenti nelle aree agricole limitrofe alle aziende interessate ad ampliarsi. Una procedura nuova ma soprattutto rapida che in questi mesi è già stata più volte applicata, ampliando il raggio delle opportunità di investimento dell’agroalimentare, uno dei settori che non a caso conta un numero consistente di investimenti autorizzati. Sui numeri del progetto di De Matteis Agroalimentare non filtrano indiscrezioni: dovrebbe trattarsi di 25-30 milioni, con un’adeguata ricaduta anche in termini occupazionali. Tra le new entry nella Zes unica anche la Deghi, azienda leccese che vende online mobili e complementi d’arredo per la casa (è anche lo sponsor ufficiale della squadra di calcio salentina, appena sconfitta dal Napoli). L’investimento riguarda il sito produttivo a un tiro di schioppo da Lecce a conferma delle prospettive di cresciuta di questa realtà, un e-commerce con più di 350 dipendenti, oltre 450mila clienti nel 2023 e 1300 spedizioni al giorno (sono primi in Italia per la vendita online di prodotti per l’arredamento del bagno, del giardino e degli interni).

Ma i contatti e le richieste di informazioni da parte di aziende interessate a capire cosa vuol dire Zes unica arrivano da tutti i settori, anche i più innovativi come i Data Center: almeno due le potenziali dichiarazioni di interesse di altrettanti gruppi, a quanto pare internazionali, una in Puglia, l’altra in Sicilia, inoltrate alla Struttura di missione. Anche per loro, in ogni caso, la procedura è la stessa valida per tutti: la proposta di investimento viene valutata dallo staff di Romano per verificarne il rispetto dei termini previsti dalla legge e ammetterle alla valutazione tecnica. Finora si è andati avanti con molta speditezza per ogni richiesta, con tempi record di 30-34 giorni per l’eventuale approvazione, e la massima trasparenza in ogni atto. Un miracolo? Nient’affatto: nel Sud che ha cambiato passo e rilanciato la sua attrattività anche al di fuori dei confini, la Zes unica rappresenta ormai un valore aggiunto, non l’eccezione alla regola





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