Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Premuda: al via il management buy-out col supporto di Pillarstone, che mantiene il controllo della società armatoriale genovese


di Sergio Governale

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Va in porto il riassetto di Premuda tramite un management buy-out sull’intero capitale della storica società armatoriale genovese, guidata dal ceo Marco Fiori e dal cfo Enrico Barbieri in un’operazione supportata da Pillarstone, che continuerà a rivestire il ruolo di co-azionista (si veda qui il comunicato stampa). Le parti, sentite da BeBeez, non hanno voluto rendere noto né il valore della transazione né l’entità delle partecipazioni.

Secondo quanto ricostruito da BeBeez, a uscire completamente è stato il fondo di diritto irlandese Vajolet, gestito da IQ-EQ Fund Management (Ireland) Limited e di cui Pillarstone è investment advisor (si veda altro articolo di BeBeez), finora titolare del 100% della compagnia di navigazione fondata nel 1907 tramite PS Navi spa. Accanto ai due manager, che insieme hanno acquisito una quota di minoranza di quest’ultima, arriva direttamente come azionista di maggioranza Pillarstone, che con il suo primo fondo, finanziato da KKR, aveva rilevato i debiti di Premuda nei confronti delle banche nel 2016 (si veda altro articolo di BeBeez) e poi iniettato nuova finanza, prendendone il controllo, nel 2017 (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente la partecipazione era stata appunto trasferita a fine 2023 al nuovo fondo Vajolet, con KKR che era uscito dalla partita.

“Per me e per tutto il management team è motivo di grande orgoglio poter proseguire questo percorso al fianco di Pillarstone. Dopo sei anni di intensa collaborazione, possiamo affermare con convinzione che Premuda ha cambiato volto: la reputazione internazionale del brand, oggi più solida che mai, ne è una testimonianza concreta. Le relazioni strategiche, sia commerciali che finanziarie, ci permettono di guardare con fiducia alle sfide future, in un contesto globale complesso, caratterizzato da instabilità geopolitica, evoluzioni normative e una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale”, ha commentato Fiori.

“Quella di Premuda è una delle storie di turnaround più significative del panorama industriale italiano degli ultimi anni. Quando siamo entrati nel capitale, la situazione era critica. Abbiamo scelto un approccio attivo e mirato, unito a una strategia di consolidamento, senza limitarci ad attendere la ripresa del mercato, ma intervenendo direttamente con un piano di turnaround industriale, che ha consentito di generare un importante recupero di valore per tutti gli stakeholders coinvolti. Nonostante le difficoltà, incluso il periodo della pandemia, Premuda è oggi una realtà solida, pronta a scrivere una nuova pagina della propria lunga storia. Siamo orgogliosi del percorso fatto insieme e impazienti di accompagnare il management nei prossimi obiettivi di crescita”, ha aggiunto Gaudenzio Bonaldo Gregori, ceo di Pillarstone.

“Questo importante traguardo segna l’inizio di un nuovo capitolo per Premuda, che si avvicina al traguardo dei 120 anni di attività nel 2027 e rappresenta la naturale evoluzione di un articolato percorso di rilancio avviato nel 2017 proprio da Pillarstone. Dopo una prima fase di stabilizzazione, che ha incluso il delisting dalla Borsa di Milano e un significativo rafforzamento sotto il profilo finanziario e manageriale, l’azienda ha avviato un percorso strategico volto al riequilibrio economico-finanziario e al progressivo ammodernamento della flotta”, hanno fatto sapere le parti.

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

Attualmente Premuda gestisce una flotta di tredici navi (quattro dry cargo e nove tanker), a cui si aggiungeranno entro la fine dell’anno due nuove navi product tanker, eco-design, “rafforzando ulteriormente il posizionamento competitivo della società nel mercato internazionale”, ha spiegato la società.

A BeBeez risulta che il 2024 si è chiuso con un giro d’affari (ricavi base time-charter) di 108 milioni di euro e un ebitda di 65 milioni. La compagnia di navigazione ha generato nel 2023 (quando ha ultimato la ristrutturazione del debito ex articolo 67 del Codice della crisi d’impresa) un fatturato di oltre 125 milioni di euro, un ebitda di circa 70,6 milioni e una liquidità netta di 22,4 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).

Quando è arrivata Pillarstone, il patrimonio netto di Premuda era negativo per 90 milioni e l’ebitda era pari a 4,8 milioni. Nel 2019, ovvero all’epoca dell’ingresso dell’attuale top management, il fatturato era pari a 41 milioni e l’ebitda a 13 milioni. In quell’anno la flotta era composta da venticinque navi (si veda altro articolo di BeBeez).

Pillarstone ha utilizzato l’azienda genovese come piattaforma armatoriale di gestione tecnica e commerciale, rilevando le navi di una decina di compagnie di navigazione a fronte delle loro posizioni debitorie, pari complessivamente a circa 1,4 miliardi di dollari. La flotta nel tempo è stata riconfigurata attraverso una serie di compravendite, come ad esempio nel 2022, quando ha iniziato a riposizionarsi nel settore eco-tanker (si veda altro articolo di BeBeez).

Premuda e Pillarstone
sono monitorati da BeBeez Private Data,
il database del private capital di BeBeez, supportato dal fondo FSI

Scopri qui come abbonarti per un mese o per un anno

Prenota qui una demo in videocall con il nostro database manager

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta