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Intesa Sanpaolo fuori dal risiko bancario e vola sui conti: 2,6 miliardi di utile nel primo trimestre


«Ho parlato di confusione, di casino, anche se so che non è un approccio molto fair, ma quello che vediamo è un aumento della confusione che conferma la mia opinione: è assolutamente molto meglio rimanere concentrati nel realizzare risultati per gli azionisti».

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Carlo Messina, amministratore delegato e ceo di Intesa Sanpaolo, ha risposto così agli analisti finanziari durante la conference call sui conti del primo trimestre, chiarendo che il gruppo non intende partecipare all’ondata di M&A che agita il mercato bancario italiano. «C’è molto potenziale da realizzare per gli azionisti lavorando sull’ottimizzazione del margine di interesse, sull’accelerazione delle commissioni, sul bilanciamento tra margine di interesse e trading profit e sull’accelerazione dell’assicurazione, come anche sul lato dei costi».

«L’amministratore delegato deve essere concentrato sulla gestione dell’organizzazione e non sul considerare partecipazioni teoriche a qualcosa che è già affollato e non ha bisogno che un altro player contribuisca a creare confusione nel mercato», ha insistito Messina.

E ancora: «Se ricordate ho parlato di una grande confusione, ho detto che c’era un casino. Quello che vediamo oggi aumenta la confusione e questo conferma la mia opinione. Da noi c’è tanto potenziale e può portare i nostri azionisti a dirci di concentrarci per accelerare su quello che abbiamo. Non parteciperemo a un mercato così già affollato».

«Stiamo realizzando importanti sinergie senza bisogno di fare acquisizioni ed evitando i rischi collegati», ha sottolineato Messina, aggiungendo: «Vogliamo approfittare delle incertezze che altri player stanno vivendo e acceleriamo sul private banking. Nel primo trimestre abbiamo ingaggiato 150 private banker provenienti da altri competitor».

E a chiudere, un messaggio sulla tenuta del gruppo: «Voglio sottolineare ancora una volta la sostenibilità dei nostri risultati. L’approccio è quello di creare le condizioni per una crescita trimestre dopo trimestre. In Italia ci troviamo in una posizione unica di stabilità e questo lo si deve al governo: Giancarlo Giorgetti e Giorgia Meloni stanno gestendo bene il tema del debito pubblico dando credibilità al Paese».

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Nel grande risiko bancario, dunque, Intesa Sanpaolo si chiama fuori e guarda ai numeri: il gruppo guidato da Messina ha chiuso il primo trimestre del 2025 con un utile netto record di 2,6 miliardi di euro, un rendimento annualizzato del patrimonio netto (Roe) al 20% e un Cet1 ratio al 13,3%.

«Abbiamo dato avvio all’anno con il nostro miglior risultato netto di sempre nel primo trimestre, pari a 2,6 miliardi di euro», ha dichiarato Messina, spiegando come il 2025 sia atteso chiudersi con un utile netto “ben oltre i 9 miliardi” grazie al forte potenziale di crescita organica. Sul fronte della remunerazione agli azionisti, Intesa punta a restituire almeno 8,2 miliardi nell’anno, includendo il saldo dividendo di maggio, il buyback di giugno e il prevedibile interim dividend di novembre. «Ulteriori distribuzioni di capitale saranno quantificate a fine esercizio», ha precisato Messina.

I numeri operativi confermano la solidità del modello: cost/income ratio al 38%, costo del rischio annualizzato a 21 punti base, circa 1.400 miliardi di euro in attività finanziarie della clientela, con una crescita di 45 miliardi rispetto a un anno fa. «Siamo primi nell’Eurozona per incidenza delle commissioni e dell’attività assicurativa sul totale dei ricavi», ha ricordato Messina.

L’impegno verso la transizione ambientale e sociale rimane centrale: dal 2021 al primo trimestre del 2025, Intesa ha erogato 72,2 miliardi di euro a sostegno della green economy, di cui 13,1 miliardi destinati all’economia circolare. Oltre 92% degli approvvigionamenti energetici proviene da fonti rinnovabili.

«Il nostro modello di business ben diversificato, la solidità patrimoniale e la forte capacità di generare reddito sono i pilastri del nostro successo. Siamo convinti che il potenziale già presente all’interno del gruppo confermerà la nostra banca leader in Europa nei prossimi anni», ha concluso Messina.

Il risiko bancario può attendere: Intesa Sanpaolo, per ora, gioca un’altra partita.



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