Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Il sistema Napoli oltre il calcio: ricerca, creatività, imprese


Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

Il cambio di paradigma nel calcio era iniziato da tempo, Napoli in lotta per lo scudetto e ospite fisso della ribalta europea sono ormai da anni una costante consolidata. Al punto che l’eccezione fa più rumore della regola, com’è accaduto lo scorso anno. Proprio per questo la vera notizia dell’ennesima cavalcata vincente (come tutti si augurano) degli azzurri è che l’ordinario ha ormai soppiantato lo straordinario. E che anche il successo sportivo sia la naturale evoluzione di un modello di sviluppo economico di cui Napoli è ormai protagonista assoluta, al netto ovviamente di chi sovraintende a questa crescita come il presidente De Laurentiis. Il “modello” della città nella quale molti italiani vorrebbero vivere è il risultato di primati economici, di eccellenze produttive, di filiere di assoluta competitività mondiale talmente evidenti da imporre una narrazione profondamente diversa dal passato. Quando, per intenderci, a fare la differenza rispetto alla tradizionale lettura di Napoli nel mondo erano solo gli exploit, le performance, le eccezioni, appunto, alla vecchia immagine del Sud parassita e Cenerentola del Paese. Con Napoli capitale senza rivali del “piangersi addosso”.

I risultati

Provate oggi a parlare di questa Napoli del passato, senza rinunciare a denunciarne ritardi e contraddizioni, ai due milioni di passeggeri che sono transitati per l’aeroporto di Capodichino nei soli primi tre mesi di quest’anno (più 16% sul 2024). O alle centinaia di giovani stranieri che scelgono la Federico II e le altre università cittadine per laurearsi o specializzarsi. O ancora, ai capitani delle industrie già presenti sul territorio che hanno mantenuto qui il loro quartier generale pur essendosi insediati anche in altri Continenti: tutti vi risponderebbero che la Napoli di adesso (dal dopo Covid soprattutto) è diventata un sistema, capace di produrre risultati rilevanti sul piano strettamente economico e di sfruttare al meglio la fortissima sinergia fra istituzioni, imprese e ricerca, pubblica e privata, che è ormai diventata uno dei suoi più peculiari tratti distintivi. È la Napoli al vertice della classifica delle Pmi innovative, per esempio, la città e la provincia che ne accolgono di più rispetto a poli come Bergamo e Brescia.

«Tecnologia e prodotti realizzati a Napoli con TechVisory creiamo l’Ai del futuro»

La Napoli dell’export, capace di irrobustire le esportazioni del Farmaceutico più di ogni altra provincia italiana. La Napoli della Zes unica perché è nella Città metropolitana che si concentra il maggior numero di investimenti autorizzati in tutto il Sud. La Napoli del turismo, ovviamente, che dopo i 12 milioni di arrivi del 2024 a Capodichino ha fatto il pieno anche in questi giorni con i ponti che ne hanno confermato l’assoluta attrattività internazionale e spiegato perché cinque tra le più influenti catene alberghiere mondiali abbiano scelto di investire qui. E via così, dimostrando perché anche il calcio (e non solo quello tra gli sport) è perfettamente in linea con un ecosistema in continua evoluzione, capace di interrogare laureati e diplomati sul presunto obbligo di fare le valigie per trovare lavoro e soddisfazioni professionali lontano. È un sistema che attira capitali nazionali e stranieri, con medie di investimento superiori per valore aggiunto a quelle nazionali, che compete con tutto il mondo nell’agroalimentare grazie anche all’arricchimento costante della già notevole qualità dell’offerta universitaria, come nel caso del Centro di ricerca agroalimentare Agritech, e può vantare dotazioni tecnologiche avveniristiche, come il super computer quantistico dello stesso ateneo.

La ricerca

Non è un caso che qui la cultura imprenditoriale anche in chiave di innovazione ha fatto passi da gigante: è soprattutto a Napoli (ma non solo) che nascono più start-up che nel resto del Paese e che il saldo tra Pmi innovative che nascono e quelle che esauriscono la loro spinta è storicamente uno dei più alti in assoluto in Italia. Qui, come ama ripetere il sindaco Gaetano Manfredi, «memoria e futuro convivono naturalmente», tenute insieme da un collante come il fattore umano, che, specie per gli under 30, non ha rivali nella Penisola e sarà determinante per gestire la transizione tecnologica più delicata ma inevitabile degli ultimi anni. Un elemento, quest’ultimo, che si sposa perfettamente con il peso della città nell’orbita regionale e mediterranea: Napoli da sola produce il 25% del Pil della Campania e il 7% della ricchezza complessiva del Mezzogiorno. Non arrivano per caso, insomma, l’assegnazione alla città del ruolo di capitale di Confindustria 2025, la destinazione ormai fissa del Rapporto nazionale sull’economia del mare curato da Srm e ora anche il Festival italiano del Management che inizia in settimana. Napoli che va in gol, anche senza scendere in campo al Maradona, è la grande novità del Paese: prenderne atto è un gesto di rispetto per la verità e per chi ogni giorno contribuisce a raccontarla.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio