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Sospesi termini e agevolazioni per residenti e imprese danneggiati dalla crisi bradisismica dei campi flegrei


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Le forti scosse sismiche del 13 e 15 marzo 2025 nei Campi Flegrei hanno provocato danni ingenti in diverse aree, costringendo autorità e governo a definire misure urgenti per sostenere famiglie e attività danneggiate. In seguito agli sgomberi per inagibilità degli immobili, è stata decisa la sospensione di adempimenti fiscali e finanziari oltre a stanziamenti per interventi di ripristino delle abitazioni. Questo intervento mira a fornire respiro economico e strumenti concreti per affrontare la fase post emergenza nel territorio flegreo.

Sospensione degli obblighi tributari e contributivi per chi ha subito sgomberi

Il Consiglio dei ministri, convocato a Roma il 20 marzo 2025, ha approvato una sospensione dei termini per tutti i soggetti che hanno la residenza, la sede operativa o legale in immobili dichiarati inagibili e sgomberati a seguito dei sismi. Questa decisione riguarda sia le persone fisiche che le imprese costrette a lasciare temporaneamente le proprie abitazioni o locali di lavoro in seguito ai provvedimenti emanati dalle autorità competenti.

La sospensione comprende i termini relativi a versamenti tributari come tasse e contributi previdenziali, che non dovranno essere pagati per il periodo dell’emergenza senza incorrere in sanzioni o interessi. L’obiettivo è alleggerire l’onere fiscale su chi ha subito un danno diretto, evitando ulteriori pressioni economiche in un momento di difficoltà. Le autorità hanno puntato a concedere un margine di tempo per la gestione dell’ordinaria attività economica e familiare che con l’emergenza è stata interrotta o rallentata drasticamente.

Stop temporaneo ai mutui e finanziamenti per le famiglie e imprese sgomberate

Parallelamente alla sospensione degli obblighi fiscali, ha preso corpo la decisione di sospendere i mutui e i finanziamenti in corso per le persone e le imprese che hanno dovuto lasciare le abitazioni o i locali commerciali dichiarati inagibili. Questa misura, annunciata dal ministro per la protezione civile, bordo Nello Musumeci, prova a dare respiro economico immediato nell’attesa che vengano risolte le criticità strutturali legate al rischio bradisismico.

Il congelamento dei pagamenti di mutui e prestiti evita l’aggravarsi della situazione debitoria per le famiglie e per le imprese colpite. I contributi sulle rate sospese non saranno conteggiati come insoluti, proteggendo così il merito creditizio di chi sta affrontando l’emergenza. Questa decisione segue il principio di non penalizzare chi ha dovuto allontanarsi dai propri immobili per ordine delle autorità, dando quindi sostegno durante il periodo di inagibilità.

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Fondi stanziati per la riparazione e la riqualificazione sismica degli edifici danneggiati

Tra le novità più significative decise al termine del Consiglio dei ministri c’è l’assegnazione di 50 milioni di euro per i prossimi tre anni per sostenere la sistemazione degli immobili colpiti dai terremoti di marzo 2025. Il primo impegno economico è di 20 milioni per il 2025, seguito da 15 milioni destinati ciascuno al 2026 e 2027.

I fondi sono destinati specificamente alla riparazione e alla riqualificazione antisismica degli edifici residenziali dichiarati inagibili. L’intervento dovrà garantire non solo il ripristino delle abitazioni, ma anche l’adeguamento strutturale agli standard di sicurezza più recenti per ridurre rischi futuri. Le aree interessate saranno oggetto di interventi che coinvolgeranno tecnici e amministrazioni locali per la verifica e la progettazione degli interventi necessari.

Contributi per l’autonoma sistemazione delle famiglie sgomberate nel 2025 e 2026

Infine, il provvedimento prevede aiuti economici per le famiglie che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni per disposizione delle autorità in seguito alla crisi bradisismica. Per gli anni 2025 e 2026 saranno erogati contributi volti a coprire le spese di autonoma sistemazione, cioè l’affitto o altre sistemazioni temporanee alternative.

Il sostegno ai nuclei familiari sgomberati riconosce l’urgenza di garantire un posto dove vivere durante la fase di emergenza, evitando che le persone rimangano senza soluzioni abitative. Questi aiuti sono fondamentali per mantenere una stabilità minima e permettere alle famiglie di non aggravare ulteriormente la loro condizione a causa delle necessarie evacuazioni.

Le misure adottate dal governo hanno carattere urgente e mirano a gestire gli impatti diretti della crisi bradisismica, offrendo un quadro di supporto economico e amministrativo per affrontare la complessa situazione generata dagli eventi di marzo 2025 nei Campi Flegrei. La zona resta sotto stretta osservazione, e nuove azioni potrebbero seguire a seconda dell’evoluzione delle condizioni geologiche.





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