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Un paese ai raggi “X”. Discussione sul bilancio. E passa tra i mugugni


Due opinioni opposte sulla situazione attuale del paese di Montale si sono fronteggiate nella animata discussione sul rendiconto di bilancio del 2024 che è diventato un confronto serrato sull’operato dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ferdinando Betti. Il centrodestra ha descritto un paese dove il governo locale fa poco o nulla per la sicurezza, lo sviluppo e la manutenzione del territorio. Per la lista civica Montale Rinasce mancano da parte dell’amministrazione progettualità, idee e slancio per investire. D’altro canto la maggioranza di centrosinistra, oltre a rimarcare l’equilibrio e la solidità del bilancio, ha sottolineato quanto fatto per il rischio idrogeologico (cassa di espansione e nuovi argini sulla Settola), ha rilevato la carenza di risorse propria di tutti gli enti locali e ha rimarcato, con le parole del vicesindaco Alessio Guazzini, che Montale è “un paese ambito e ricercato da tante persone basti vedere i prezzi immobiliari, dove si sta bene e ci sono i servizi”. Il capogruppo del centrodestra Lorenzo Bandinelli ha accusato la maggioranza di essersi “dimenticata delle imprese” facendo notare una perdita di attività produttive del 5% dal 2021 al 2024 contro il -0,38% di Agliana e la crescita di Montemurlo”.

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Il sindaco Betti ha risposto facendo notare la crisi del tessile e il fatto che dopo l’alluvione una parte delle imprese se ne sono andate. La consigliera di centrodestra Greta Cavaciocchi ha puntato il dito sulla inadeguatezza degli interventi per prevenire i problemi idrogeologici e sul fatto che ancora non sia stato reso noto lo studio di fattibilità sull’argine dell’Agna. Betti ha ribadito che la messa in sicurezza dell’argine dell’Agna è di competenza della Protezione Civile Nazionale da cui devono venire i fondi necessari (dai 20 ai 40mila euro). Il consigliere di centrodestra Michael Paperetti ha criticato duramente la mancanza di manutenzione dei marciapiedi promessa nel programma elettorale della maggioranza e “l’assenza più generale di decoro urbano in cui versano molti angoli comunali da Tobbiana a Fognano, da Montale centro a Stazione” oltre alla scarsa manutenzione dei cimiteri. L’assessore Guazzini ha ricordato gli investimenti fatti per l’ampliamento del cimitero di Montale e per la ristrutturazione delle cappelle dei tre cimiteri del paese. Sul problema della sicurezza, sollevato dal centrodestra, il capogruppo del centrosinistra Salvador Righi ha rivendicato quanto già affermato in passato che “Montale non è un far west” e il sindaco ha ricordato l’installazione delle telecamere nel territorio. Il capogruppo di Montale Rinasce Sandro Nincheri ha criticato la scelta della giunta di non ricorrere ai prestiti per effettuare investimenti. “Quello dei prestiti è uno strumento – dice Nincheri – che può essere usato, con ragionevolezza, per attuare progetti importanti per il paese, altrimenti si fa una politica molto conservativa”. L’assessore alle finanze Emanuele Logli ha difeso la scelta di ricorrere al prestito solo per accompagnare contributi ricevuti da enti esterni, stato o regione, per non appesantire la spesa corrente con le rate per interessi. “Ma così – ha replicato Nincheri – non si fa mai un investimento autonomo, che nasca dal Comune e risponda a una sua propria idea e progettualità”. Alla fine il rendiconto del 2024 è passato con i voti della maggioranza di centrosinistra e la contrarietà di Centrodestra e lista civica Montale Rinasce.

Giacomo Bini



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