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Scossa alla Popolare di Sondrio: cambia il CdA, Unipol pesa sull’asse strategico


Il rinnovo di un terzo del Consiglio di Amministrazione fa tremare l’attuale governance, togliendo al consigliere delegato e direttore generale Mario Alberto Pedranzini la maggioranza stabile di cui disponeva. La gran parte dei voti è infatti andata alla lista presentata da Assogestioni, sostenuta dall’azionista Unipol

Scossa nell’assemblea della Banca Popolare di Sondrio, la prima dopo l’offerta pubblica di scambio presentata da Bper il 6 febbraio. Il rinnovo di un terzo dei quindici membri di cui è composto il consiglio di amministrazione fa tremare l’attuale governance togliendo al consigliere delegato e direttore generale Mario Alberto Pedranzini la maggioranza stabile di cui disponeva.

Alla presenza di oltre 5.600 partecipanti (circa il 54% del capitale), la gran parte dei voti è infatti andata alla lista uno, quella presentata da Assogestioni che ha ottenuto 180.679.726 preferenze, pari al 73,3% del capitale presente, evidentemente sostenuta dall’azionista Unipol, la compagnia assicurativa socia di maggioranza della banca con il 19,7% e da sempre favorevole all’ops di Bper, che, come di consuetudine, non aveva presentato una propria lista.

In consiglio entrano dunque Maria Letizia Ermetes e Salvatore Providenti, indipendenti entrambi ex giuristi della Consob, Christian Montaudo e Franco Giuseppe Riva (entrambi indipendenti), mentre per la lista 1 presentata da otto azionisti privati titolari complessivamente dell’1,28567% del capitale della Popolare, entra il presidente uscente Francesco Venosta, candidato per una conferma allo stesso ruolo in questa che era considerata la lista del territorio, vicina cioè all’attuale management, che ha ottenuto 64.040.015 voti, il 25,9% del capitale presente in assemblea.

Visto l’esito del voto i consiglieri espressione di Assogestioni nel board salgono a sei, Unipol è rappresentata dal suo manager Roberto Giay mentre l’indipendente, Giuseppe Recchi, ex presidente di Tim ed Eni, entrato in consiglio quando i rapporti tra Unipol e il management erano più distesi, potrebbe diventare ago della bilancia.

Insieme per la Popolare e i piccoli soci, che poche ore prima dell’assemblea avevano parlato di un appuntamento «importante, anche se non decisivo» all’esito del voto hanno definito il risultato ottenuto «non prevedibile».

«L’ampio numero di voti raccolti durante l’assise – commenta il presidente Matteo Lorenzo De Campo – dimostra la volontà del territorio di appoggiare la Banca Popolare di Sondrio sulla via tracciata con il nuovo Piano industriale, di proseguire su una linea di continuità che ha sempre ottenuto ottimi risultati, nonché di preservare il carattere di una banca vicina a soci, famiglie e imprenditori, con un carattere unico che ne determina la sua forza e la sua solidità. Auguriamo buon lavoro ai cinque nuovi membri del cda, certi che la loro esperienza e la loro professionalità costituiscano un ottimo viatico allo svolgimento di un così importante mandato».

Oltre alla nomina dei nuovi componenti del cda, l’assemblea ha approvato la relazione degli amministratori sulla gestione, il bilancio al 31 dicembre 2024, chiuso con un utile netto di 510,517 milioni, e il riparto dell’utile che prevede la distribuzione di un dividendo unitario lordo di 0,80 euro a cedola. Il pagamento avverrà, secondo le disposizioni vigenti, il 19 maggio, con decorrenza dal 21 maggio. Il bilancio consolidato dell’esercizio 2024 del Gruppo indica un utile netto di 574,942 milioni di euro. A livello consolidato, la raccolta diretta da clientela segna 44.500 milioni, +4,97%, mentre quella indiretta si attesta, ai valori di mercato, a 52.149 milioni, +12,6% e quella assicurativa somma 2.190 milioni, +6%. La raccolta complessiva da clientela si posiziona quindi a 98.839 milioni, +8,9%. I finanziamenti a clientela sommano 35.027 milioni, +1,6%. Il patrimonio netto consolidato, compreso l’utile d’esercizio, ammonta al 31 dicembre 2024 a 4.156 milioni, con un aumento sul 31 dicembre 2023, di 347 milioni, +9,1%, determinato dalla contabilizzazione dell’utile dell’esercizio in rassegna, nonché dall’incremento delle riserve.

Sono state approvate anche la relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti contenente le Politiche di remunerazione 2025 del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio e i Compensi corrisposti nel 2024; il Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari; il Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari ed è stato autorizzato l’utilizzo di azioni proprie, già in carico alla banca, al servizio del Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari e/o al servizio del Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari.

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Nella parte straordinaria, è stata invece approvata la modifica all’articolo 49 dello statuto sociale, tramite l’aggiunta di un nuovo comma che consente al consiglio di amministrazione la deliberazione di acconti sui dividendi, ampliando le leve strategiche e i margini di manovra a disposizione del board con riguardo alla politica dei dividendi.

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