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«Nameless, l’ultimo anno ad Annone»


Il Festival Il patron Fumagalli: «Non possiamo fare piani di sviluppo su più anni, è un ostacolo per la crescita» Edizione speciale, con una line up di livello internazionale e servizi ottimizzati. I biglietti sono quasi esauriti

Sarà un’edizione speciale, quella in programma il 31 maggio, 1 e 2 giugno alla Poncia di Annone Brianza. Non solo perché il Nameless Festival 2025 si annuncia come uno degli appuntamenti musicali più attesi dell’estate italiana, con una line up di livello internazionale, navette gratuite, servizi ottimizzati e un format pensato per offrire un’esperienza senza stress. Ma anche perché sarà l’ultima volta che il festival si svolgerà nell’area che lo ospita dal 2022. Lo conferma senza giri di parole Alberto Fumagalli, ceo e fondatore dell’evento: «Dobbiamo cercare una nuova casa. Se vogliamo che il Nameless sopravviva, non ci sono alternative».

La novità dei bus navetta

Una decisione sofferta, figlia non di screzi con singoli interlocutori, ma di una condizione strutturale che, secondo Fumagalli, rende sempre più difficile pianificare nel medio-lungo periodo in Brianza. «Non abbiamo la possibilità di fare piani di sviluppo su più anni e questo rappresenta un ostacolo troppo grande. Ci costringe a concentrare energie e risorse ogni anno su mille piccoli problemi anziché sulla crescita vera e propria del festival». Nessun “colpevole” preciso, tiene a precisare: «Non è questione di un sindaco o di un’amministrazione. È l’intero ecosistema locale a non garantire le condizioni necessarie».

Il team del Nameless sta già valutando soluzioni alternative, guardandosi intorno, senza però dare alcuno “spoiler”, ma parlando di località “sparpagliate”. L’obiettivo, ribadisce Fumagalli, «è trovare un luogo che consenta di razionalizzare gli sforzi, crescere in termini di capienza e sostenibilità organizzativa, e soprattutto garantire continuità nel tempo». E anche se il sogno sarebbe «rimanere sul territorio», molto dipenderà dalla volontà politica e amministrativa di supportare in modo concreto l’evento.

Nel frattempo, l’edizione 2025 promette di essere una delle migliori di sempre. La parola chiave è semplicità: un festival da godere, senza complicazioni. La novità principale, sul piano logistico, riguarda l’introduzione di navette gratuite da Lecco e da Erba, per facilitare l’accesso al pubblico e alleggerire il traffico nell’area. «Per il resto – spiega Fumagalli – confermiamo il format collaudato, concentrandoci ancora una volta sulla qualità dei servizi e sull’esperienza delle persone».

La line up, già annunciata nelle scorse settimane, strizza l’occhio soprattutto al pubblico internazionale. Una scelta strategica, motivata dal cambiamento in atto nel panorama musicale italiano: «Il mondo della musica nazionale è sovraesposto – osserva Fumagalli –. Ogni artista è in tour tutti i giorni, il rischio di non fare numeri è alto. Per questo abbiamo preferito puntare con decisione su nomi internazionali, che garantiscono unicità all’offerta del festival».

Ma il Nameless non sarà solo musica. Confermati anche quest’anno momenti esperienziali, installazioni artistiche e aree dedicate a chi cerca un modo diverso di vivere il festival, non solo davanti al palco. «Vogliamo che la gente viva il Nameless come un piccolo viaggio – dice il fondatore – Per questo abbiamo curato ogni dettaglio, dalle aree ristoro agli allestimenti, affinché sia tutto coerente con la nostra idea di evento: accessibile, inclusivo, curato».

Per chi volesse partecipare, è il momento di sbrigarsi. I biglietti “regular” stanno per esaurirsi e la giornata di domenica si avvia verso il sold out.

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