I temi sono sempre gli stessi, ma i toni, con le elezioni che si avvicinano, si sono fatti più accesi. Si è tenuto ieri, alla sala Ragazzini in Largo Firenze, il secondo dibattito tra i candidati sindaci dal nome ’La politica risponde ai giovani’, organizzato dalle associazioni giovanili Light e Turbe Giovanili. Il faccia a faccia all’americana è stato ancora una volta a sei e non ha visto il coinvolgimento di Maurizio Miserocchi, settimo candidato, presentatosi solo qualche giorno fa.
Primo tema i giovani, l’università e l’inserimento nel mondo del lavoro; secondo la movida. Se Veronica Verlicchi, candidata per la lista civica La Pigna, propone di recuperare 40 milioni con la vendita delle partecipazioni del Comune in “società come Sapir e Hera” e distribuirli a “fondo perduto per sostenere le aziende di giovani e le start-up”, per Alvaro Ancisi (Lega, Popolo della Famiglia, Lista per Ravenna) la prossima amministrazione dovrà “valorizzare la formazione professionale sulla transizione energetica”. Nicola Grandi (Fratelli d’Italia, Forza Italia e Viva Ravenna) sottolinea l’importanza di aumentare i punti di contatto tra studenti e imprese, mentre dell’opinione opposta è Marisa Iannucci (Ravenna in Comune, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Pci), convinta che dietro a stage e tirocini si nasconda “vero e proprio sfruttamento”. Per la movida, invece, la candidata chiede “che i giovani possano vivere liberamente la città e non venire multati perché ascoltano musica in piazza San Francesco”, con il riferimento ai fatti di marzo 2024. Barattoni ha posto l’accento sulla capacità di Ravenna di attrarre oltre 4.000 studenti universitari, “un numero impensabile fino a qualche anno fa”, e sulla necessità di individuare le aree in cui potenziarsi, dai beni culturali, alle scienze ambientali all’off-shore; mentre per la vita notturna propone maggiore integrazione tra centro, Darsena, Marina di Ravenna e Lido Adriano. Giovanni Morgese (Dc), infine, ha proposto di riqualificare gli edifici abbandonati della Darsena e creare un hub per i giovani.
Sulla sicurezza, Barattoni ha sottolineato che l’amministrazione ha assunto nuovi dipendenti della polizia locale, mentre polizia di Stato e carabinieri sono “sotto organico”. Iannucci non crede “in cancelli, muri, droni o esercito”, ma chiede “operatori di strada e di comunità” per quei “non luoghi” come le stazioni. Dello stesso avviso è Giovanni Morgese, che propone “l’integrazione dei servizi sociali nell’assessorato alla sicurezza”, perché in zone come i giardini Speyer il problema “è di integrazione e bisogna lavorare sul tessuto sociale”. Se Ancisi chiama in causa “il volontariato di quartiere”, per Nicola Grandi agli Speyer serve un cancello, “come il Pd ha fatto ai Giardini pubblici”, insieme all’uso di droni. Per Verlicchi, infine, la situazione è “fuori controllo” e serve un presidio militare.
Passando alla mobilità, oltre al trasporto pubblico a chiamata, Grandi si è concentrato su Marina, “dove i cittadini, in un sondaggio, si sono detti contrari al senso unico, ma non sono stati ascoltati”. Per Verlicchi, “se proprio il senso unico si doveva fare, andava fatto in entrata, perché le persone vanno portate a Marina di Ravenna e non allontanate”. Morgese ha invece sottolineato la necessità di un “collegamento per i crocieristi tra Porto Corsini e centro”, Barattoni ha proposto di sopraelevare i parcheggi di via Beatrice Alighieri e Torre Umbratica. Infine, Ancisi ha proposto di ripristinare le tratte ferroviarie da Venezia e Milano per il periodo estivo, oltre un potenziamento delle linee verso Bologna e Rimini.
Lucia Bonatesta
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link